XXI secolo?

GUERRA E PACE


Da tempo guerra e pace non erano mai come ora stati al centro delle riflessioni dei tecnici ma anche, come il sottoscritto, delle persone comuni; dalla latente - dicasi guerra fredda - a quella guerreggiata dopo l'11/9/01 tutte hanno la stessa caratteristica: serve sempre che il "popolo" ci creda
.Il popolo, entità astratta e bue (secondo Mussolini cui per esempio bastavano 10.000 morti per sedersi al tavolo della pace), "deve" credere che ci sia il cattivo, il mostro.Nel mondo occidentale è sempre stato così e più sarà confuso (il popolo) meglio è in quanto + facile sarà raggirarlo e fargli credere ciò che in quel momento il padrone del vapore vuole fargli credere: così quando bin laden combatteva per conto degli occidentali contro i russi era un combattente per la libertà, salvo poi diventare il nemico pubblico n°1; oppure Saddam che quando trucidava sciiti col gas (chi glielo aveva fornito? domanda quiz) o fermava gli iraniani ed era comodo poi è diventato un criminale; altro esempio quando l'OLP era un'organizzazione laica e forte nei territori occupati della Palestina (è sottile la linea di confine fra territorio occupato e territorio proprio leggere di B. Morris Vittime e poi trarne le dovute conclusioni......
) si finanziò le organizzazioni islamiche radicali per creare un'antagonista salvo poi scoprire che costoro sono diventati terroristi, e potrei continuare all'infinito nell'elencare gli "errori" degli occidentali commesi in questi decenni......ma su un punto vorrei focalizzare l'attenzione: l'unica cosa giusta da fare era quella di cercare il mezzo + giusto, e ovvio, per risolverli questi problemi, e per farlo non servono militari ma la volontà pura e semplice di andare oltre le ideologie i preconcentti, in molti casi la malafede.Toinbee misconosciuto autore (ma non ultimo arrivato in questioni mediorientali esse ndo diplomatico e conoscitore del problema e dei luoghi) storico e storiografo affermò che la cosa maggiore da temere per la civiltà occidentale non era la crescita esponenziale della religione musulmana a scapito di quella cristiana ma la sua possibile saldatura con il proletariato (nel senso non marxiano del termine) occidentale (un pò quello che accade in Inghilterra in questi giorni) scontento delle sue condizioni socio-economiche che potrebbe trovare in quella religione (ma anche modo di essere e di pensare: si rammenti il concetto di umma e si capisce cosa si intende, scuole, ospedali,ecc. rispetto all'occidente dove in base a quanto paghi ottieni qualcosa) occidentale, un potente cuneo in una società secolarizzata e tutta tesa all'arido arricchirsi e all'ipocrita compassionevolezza per quelli che non ce la fanno, convinta, la società, che solo crescendo esponenzialmente si ottiene la felicità e il benessere
 e come in realtà ho già detto in passato andando in tutta "felicità" a sbattere contro un muro.Ritengo che questa sia la vera guerra non contro un nemico creato, ad arte, istigato e spinto a ribellarsi ma contro proprio noi comuni cittadini occidentali dalle elites occidentali anch'esse (non sono il primo a sostenerlo per la verità) riempiendoci la testa con parole vuote mentre allo stesso tempo ci svuotano le tasche e ci rendono incerto (a dir poco) il futuro: parafrasando Pirandello siamo una società in cerca di autore, non abbiamo passato, non avremo un futuro.Ecco perchè non mi ritengo nè di destra nè di sinistra giacchè non ci sono più nemmeno esse, ma solo un'osservatore annoiato di un medioevo che proprio perchè tutti si affannano a negare c'è (ricorda qualcosa a qualcuno la cosiddetta negazione plausibile?).Si parla di progresso ma si peggiorano le condizioni generali di vita, si parla di pace ma si fanno guerre, si parla di accoglienza ma si respingono gli altri, si discute ma non si ascolta, si generalizza quando torna comodo semplificando le conclusioni ecc. Il motto che dice: non è importante ciò che il tuo paese può fare per te ma ciò che tu puoi fare per il tuo paese è e forse sarà l'epitaffio della nostra società; preferisco Voltaire, Toinbee e gli altri di questa scuola allo zietto d'America nato solo 200 anni fa sulla pelle dei nativi che pure l'accolsero bene (leggere ecocidio di J. Rifkin: vatti a fidare.