XXI secolo?

Basta!!!


Nato più per mandar via Berlusca che per volontà unitaria questo Governo - e la sua coloritissima e raffazzonata maggioranza -  è la dimostrazione di come è impossibile mescere l'olio con l'acqua
.Se analizziamo l'andamento dei cosiddetti primi 100 gg vediamo che:a) la linea economica (spillare soldi ai soliti noti su cui caleranno le mannaie dei tagli) continua, a parte qualche sfumatura, sulla falsariga del precedente, sulla via, quindi, del vento in poppa del liberismo spinto che favorisce, per ovvie ragioni, le categorie autonome e mercantili (le stesse che a detta di studi riportati dai giornali evadono ed eludono il fisco costringendo le altre a pagare anche per loro) e spinge ai limiti della povertà le altre, e nonostante delle proposte alternative: il rigore ricadrà come al solito su quest'ultime; b) il livello politico è un pianto con i vari saltafossi (è di pochi gg fa il distacco dall'IdV di una costola che mette al Senato la maggioranza a rischio) pronti ad annusare il vento per cambiare al volo il treno, per non parlare dei partiti maggiori che mentre parlano di creare un nuovo soggetto politico (da cui polemiche e discussioni sull'anima del "nascituro" se socialista o liberale ecc. con un teatrino a dir poco stomachevole
) non attendono che di commissariare Palazzo Chigi  per far passare la loro di linea; con quelli minori che per ragioni di visibilità su ogni questione fanno fuoco e fiamme badando più alla pubblicità che alla necessità di governare (perchè ivi mandati dagli elettori, non per grazia ricevuta..... almeno da questa parte politica non vi sono unti del signore);c) Il Governo che, a differenza di come in teoria dovrebbe essere espressione della linea scelta ed approvata dagli elettori, è poco più che un coacervo di persone che fanno gli interessi di pochi e non dei molti che li hanno votati senza nessun coordinamento di azione;d) Un Capo del Governo, che non fidandosi dei partiti tende a emarginarli,  che fa dei passi falsi - forse mal consigliato - che hanno incrinato e di molto la coalizione.A mio parere ha ragione chi, come Flores d'Arcais, afferma che la parte che appoggiava questa maggioranza e che si richiamava ai movimenti della società civile deve rimettersi in moto e tornare ad essere fattore di cambiamento e proposta appoggiando le forze che sono d'accordo o anche creandone di nuove ma che pongano il problema di una diversità rispetto al passato (se vi sembra poco....).E', inoltrre necessario che al primo punto di ogni eventuale iniziativa ci sia sempre la pregiudiziale che: non abbiamo bisogno di berlusconismi post Berlusconi da un lato e dall'altro dei comunisti al caviale.Credo che sia il momento di operare delle scelte democratiche differenti: tornare a votare (con sistema elettorale diverso), cominciare a discriminare - non votando -  coloro che corrispondono ai due requisiti su esposti e spingere per un cambiamento vero sia in materia economica che politica con maggiore riguardo a coloro che sono danneggiati dalle politiche attuate dal precedente come da questo Governo che nessuno mi toglie dalla testa essere di destra, altroché sinistra, in Italia una sinistra moderna (non modernista) non esiste e non esisterà di questo passo: ad esempio un modello cui riferirsi è quello scandinavo.All'estero l'opinione sugli italiani (io sono in contatto con molti compatrioti in varie parti del mondo via icq, msn ecc.) non è cambiata anzi rimangono fermi al concetto che quando si crede che abbiamo toccato il fondo del barile siamo capaci di attraversarlo e raschiare la terra che vi è sotto