XXI secolo?

Comunicazione e politica II


Se esaminiamo il sistema della comunicazione pubblica nel mondo occidentale la prima cosa che notiamo è molteplicità degli approcci che sono usati sia per far arrivare il messaggio ai news media sia ai cittadini (parlo del mondo occidentale in quanto basato su un'ordine di carattere democratico che è il comune denominatore, diversa è la situazione nei regimi autoritari e "parademocratici"). Innanzitutto, a mio parere, diverso è l'oggetto della comunicazione perchè cambia da nazione a nazione - in America ed in Italia è basata più sull'immagine che sui contenuti in altri c'è maggiormente una forma mista) l'interazione con i news media risentendone maggiormente dove si è sempre in un clima di permanente campagna elettorale e meno dove questo non accade. Diverso è il linguaggio dei politici, per esempio in UK il premier parla più di temi rivolti all'esterno (sulla base delle policies proposte) e si rivolge preminentemente alla società, facendo parte di una classe politica per così dire estroversa politicamente e, soprattutto governa cioè è parte attiva rispetto al Parlamento, in Italia il Presidente del consiglio assume la figura dell'arbitro all'interno della compagine governativa, come dire si barcamena per restare a galla e, di conseguenza, parla maggiormente di temi interni al paese, usa di più il linguaggio politico si rivolge ai partiti più che alla società che rimane sullo sfondo come attore passivo, e non ha un ruolo attivo e propulsore come indirizzo di governo perchè il programma è stato concordato prima dalla coalizione che lo sostiene, dovendo solo darvi seguito e ottemperare. Le due figure sono un pò gli estremi dela situazione attuale ma rendono l'idea anche perchè legate ai differenti regimi politici (uno eletto direttamente dal popolo, l'altro attraverso il sistema dei partiti che lo indicano prima delle elezioni insieme al programma) pur essndo entrambi democratici.Da notare, secondo me, la differenziazione del linguaggio nell'interazione con i news media giacchè quello inglese tiene una certa asciuttezza di termini politici, che pur influenzati in maniera eloquente dai media che impongono i loro ritmi e espressività, che comunque gli consente di far arrivare il messaggio ai cittadini; nel caso italiano invece per una semplice questione di visibilità (non è eletto direttamente dai cittadini) è costretto a rincorrere il linguaggio dei media a sfruttare ogni occasione di esserci (direbbe fromm di apparire) anche al di fuori della comunicazione pubblica giacchè il suo messaggio, che viene filtrato dai news media,dev'arrivare ai partiti (in primo luogo quelli che lo sostengono ma anche l'opposizione) e solo, come dire, di riflesso ai cittadini che si ritrovano quindi sotto il fuoco dei messaggi senza poter dirimere l'oggetto degli stessi: queste tecniche non mi sembrano nuove ma mutuate dai regimi autoritari che l'hanno preceduto e che nella loro ritualità e personificazione del potere e del messaggio legato alla forza del leader, (e preciso, non sottintendo nulla, ma solo constatazione di fatti e considerazioni) dai loro minculpop, che hanno fatto scuola sia in materia di pubblicità e marketing, che d'immagine e comunicazione, con l'esaltazione della figura mediatica che copre spesso la semplificazione e la vaghità e del messaggio stesso.