La mancanza del Correntone dei DS ad Orvieto può significare una (ennesima) scissione di questo partito e la nascita di un area a sinistra che occupa lo spazio lasciato libero dal neocentrista Partito Democratico?La storia della sinistra italiana è tutta costruita su questi politici che lacerano i tessuti connettivi delle organizzazioni politiche e danno vita a soggetti diversi e spesso in aperta contrapposizione al partito - per così dire - madre le date sono note ed hanno percorso, incrociandola, la storia del nostro paese; questa volta, a mio parere, ci può esere un'occasione particolare perchè, (essendo venute meno le ideologie che hanno contraddistinto, e diviso i cuori, il precedente secolo) davvero si avrà l'occasione unica credo di creare un partito di sinistra slegato dai dogmi e dalle chiese laiche, che guarda alla società in quanto tale senza paraocchi in cui potrebbero convivere le diversissime anime che attualmente si trovano (con il limite della non violenza e della democraticità dello statuto e della organizzazione, a differenza dei partiti "azienda" pre e post berlusconiani) nell'area al limite della cosiddetta unione. Questa forza (credo da studi e ricerche potrebbe contare su una forza elettorale potenziale intorno al 10-15%, ma io penso più, almeno inizialmente, vicina al 10%) potrebbe diventare l'espressione di quella porzione di società attualmente ai margini dell'orizzonte politico (e finora utilizzata come serbatoio di voti di partiti e partitini) che invece a questo punto diventerebbe soggetto politico primario nell'arena politica - evitando di trascinarla negli eccessi di estremismi di maniera e salottieri tipici dell'attuale politica - in cui ognuno porterebbe la propria storia le proprie idee e soprattutto avrebbe la capacità di condizionare pesantemente il quadro politico italiano sempre più sbilanciato in una corsa a destra (ma no si dice al centro
Orvieto 2006 come Livorno 1921?
La mancanza del Correntone dei DS ad Orvieto può significare una (ennesima) scissione di questo partito e la nascita di un area a sinistra che occupa lo spazio lasciato libero dal neocentrista Partito Democratico?La storia della sinistra italiana è tutta costruita su questi politici che lacerano i tessuti connettivi delle organizzazioni politiche e danno vita a soggetti diversi e spesso in aperta contrapposizione al partito - per così dire - madre le date sono note ed hanno percorso, incrociandola, la storia del nostro paese; questa volta, a mio parere, ci può esere un'occasione particolare perchè, (essendo venute meno le ideologie che hanno contraddistinto, e diviso i cuori, il precedente secolo) davvero si avrà l'occasione unica credo di creare un partito di sinistra slegato dai dogmi e dalle chiese laiche, che guarda alla società in quanto tale senza paraocchi in cui potrebbero convivere le diversissime anime che attualmente si trovano (con il limite della non violenza e della democraticità dello statuto e della organizzazione, a differenza dei partiti "azienda" pre e post berlusconiani) nell'area al limite della cosiddetta unione. Questa forza (credo da studi e ricerche potrebbe contare su una forza elettorale potenziale intorno al 10-15%, ma io penso più, almeno inizialmente, vicina al 10%) potrebbe diventare l'espressione di quella porzione di società attualmente ai margini dell'orizzonte politico (e finora utilizzata come serbatoio di voti di partiti e partitini) che invece a questo punto diventerebbe soggetto politico primario nell'arena politica - evitando di trascinarla negli eccessi di estremismi di maniera e salottieri tipici dell'attuale politica - in cui ognuno porterebbe la propria storia le proprie idee e soprattutto avrebbe la capacità di condizionare pesantemente il quadro politico italiano sempre più sbilanciato in una corsa a destra (ma no si dice al centro