XXI secolo?

Crisi di un'idea di egemonia


Dalla Corea del nord all'Afganistan, passando per Iraq e altri, è entrato in crisi, in pochissimo tempo, la nozione di idea che si voleva imporre da parte del mondo occidentale basato sull'appiattimento  della globalizzazione stile American way of life, talora imposto con la forza delle armi (vista la debolezza degli avversari, che prima erano amici.... ma lo sappiamo tutti) talaltra con la diplomazia internazionale (vedi la Corea del nord che avendo grandi protettori ci si guarda bene dall'attaccare a meno che non si voglia scatenare una guerra globale a cui non nemmeno pensare per le conseguenze catastrofiche che ne deriverebbero per tutti), ma sempre con due obiettivi di fondo che stanno molto a cuore alle elites che governano la società occidentale. Il primo è di carattere politico-militare-economico ed ha come obiettivo di limitare da un lato la crescente forza del drago cinese nello scacchiere mondiale appresso al quale anche altre economie di quell'area (non per niente si parla di centro dell'economia mondiale per l'area del pacifico) si stanno sviluppando, a cui non sono estranee le occidentalissime aziende che pur di guadagnare un euro in più e partecipare a quei mercati passano sopra a tutto - democrazia, liberalità, diritti civili, condizioni di vita e di lavoro (anzi in quest'ultimo caso se le vanno a cercare per ridurre anche i costi di produzione e tentano, come nel caso italiano, di importarlo anche in occidente in nome di una folle competizione che avvataggia loro certo non noi cittadini) - anche a governi che autoritari è dire poco ecc. - e non si fanno scrupoli di fondo su quello che potrebbe diventare l'occidente se continua la delocalizzione selvaggia; il secondo è di carattere meramente "interno" perchè caduto il muro di berlino e crollati i c.d. regimi comunisti, il nemico era morto per autodistruzione e se da un lato ciò avrebbe consentito alla democrazia di espanderso pacificamente dall'altro chi viveva in occidente si trovava nella condizione di trovarsi al top delle condizioni socio-economiche, ma questo non era nei programmi di chi dirigeva il ponte di comando delle società occidentali che aveva bisogno di creare le condizioni affinchè la propsperità fosse non un manna caduta dal cielo (il comunismo era sparito quindi non era necessario "rendere desiderabile la liberaldemocrazia come sistema") ma una lotta da cui essi avrebbero potuto trarre benefici e profitti oltre ogni misura; ma necessitava eliminare e rompere gli schemi precedenti e inaugurarne di nuovi basati sulla ownership society (cui pian piano, e se non ci sono repentini cambi di rotta, stiamo arrivando) e di creaere un nuovo mostro da odiare: a bella posta il mondo islamico era lì et voilà il gioco è fatto. Mentre noi ci preoccupiamo di attentati, estremisti, ecc. qualcuno ci prepara il piatto del futuro: se hai qualcosa da offrire guadagni e ottieni il benessere in base ad esso, ivi compresi i servizi ex pubblici, se no sei out e vivi da barbone o al limite della fame. Naturalment a ciò si aggiunge anche il quadro generale dei cambiamenti climatici e della sempre crescente scarsità di risorse, ivi compresa l'acqua (bene che laddove c'è è sprecata e pagata a peso d'oro, dove non c'è non è un problema perchè costoro sono solo unità sacrificabili), che certo non consentono l'accesso a tutti alla ricchezza. Le cause di come siamo messi ora sono tante, io ne ho elencate alcune da cittadino e blogger, non pretendo nè di essere certo che alla fine si andrà di sicuro così nè che non ci ravvediamo e sarò smentito, di sicuro il treno, di cui parla lo scrittore M. Fini in un suo libro, che con tanta gioia vi viaggiamo dentro, lanciato contro un muro a tutta velocità non potrà essere fermato di colpo ..... ma tentare di scendervi quando rallenta questo sìlo voglio fare: sarò catastrofico, pessimista, non so ma fra le cose poche positive e le tante negative qualcuno che le elenchi e le dica ci vuole: ecco sento questo di dire non per avere ma essere, citando fromm, membro a pieno titolo di questo tempo e questa società.