"O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perchè questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza" Ernesto Che Guevarasu gentile prestito di:
http://blog.libero.it/spinanelfianco/view.php?reset=1&id=spinanelfiancoVisto che l'esportatore di democrazia, e i suoi amici di altri paesi, era in altre faccende affaccendato, l'altra america ha continuato a svilupparsi in un senso che il Nostro non poteva prevedere... dopo i disastri del fallimento argentino, la dura lotta dei popoli boliviano e cileno contro le privatizzazioni, la spina nel fianco di Chavez (che ha molti limiti sia chiaro, nn è un santarellino, ma rispetto al Nostro almeno riesce simpatico), altri paesi stanno cominciando a tracciare una strada alternativa che potrebbe portare a sviluppi inattesi (e non sperati) potendo essere l'occasione, più unica che rara, di smettere di essere una volta per tutte il giardino di casa (Dottrina Monroe) del Nostro, dove per esempio per distrarsi per un'attimo da altre, come dire, iniziative ,i suoi predecessori vi hanno spesso "giocato", a tutto scapito delle locali popolazioni le quali sono quelle che hanno pagato il prezzo più grande in termini di sofferenza e tragedia umana (perchè le elites di quegli stessi paesi avevano già da tempo "venduto l'anima al diavolo") dei "giochini".... ora non starò qui a ricordare l'11 settembre cileno (tutti ricordiamo quello americano ma nessuno ricorda quest'altro che molte più vite durante e dopo ha distrutto solo per evitare che un governo socialista fosse al potere), o le dittature argentine, ma questa parte di globo ha pagato più di tutti l'imperialismo e l'oppressione. Non sto a tifare per una costruzione di una società utopistica ed attualmente irrealizzabile, ma semplicemente a sperare che della grande torta delle ricchezze che il sub continente possiede una buona parte resti a coloro che sono i legittimi proprietari: i sudamericani!!
