XXI secolo?

Allarme globale


Dopo i molti allarmi degli scienziati, caduti nel vuoto e nella derisione da parte dei politici e delle elitès che li esprimono (più preoccupati dei profitti che del benessere dei cittadini che governano), ne arriva ora uno da un eminentissimo ex membro della Banca Mondiale (ne era Capo economista) Sir Nicholas Stern che ha effettuato la ricerca su commissione del Governo inglese sugli effetti del cambiamento climatico globale che stiamo vivendo e i danni (nn possibili ma certi a questo punto) sia alla popolazione mondiale, che (e questo conta) economica. Sissignori economica ossia la valutazione degli interventi che si dovranno attuare non più per impedire i danni, che si danno per scontati ormai, ma almeno limitarli e per renderli sostenibili; una valutazione ottimistica prevede che attualmente se ci fermiamo ora nella crescita autodistruttrice essi (i danni) si fermeranno al 20% del PIL mondiale (una cifra mostruosa) e per solo rallentarne gli effetti sarà necessario da qui al 2050 destinare l'1% del PIL mondiale all'anno. Ciò al netto della desertificazione, delle migrazioni, delle guerre della fame e della sete, delle carestie, dei disastri sanitari ed economici successivi a quelli climatici. Naturalmente è necessario anche la solidarietà delle nazioni forti verso quelle deboli (e qui cade l'asino).  E questo ignorarlo è praticamente impossibile, giacchè Sir Stern non è uno scienziato "al soldo" di qualche organizzazione facente parte del complotto "pacifistico/comunistico/antiglobalizzazione" ma una persona seria che fino a qualche anno fa era organica del sistema finanziario che di fatto governa il pianeta e ne determina i destini (infatti dalla Banca Mondiale e dal FMI dipendono le economia nn solo occidentali ma di buona parte del globo che con essi si sono indebitati, in certi casi fino al collo). Piccoli cenno storico (fonte: i miei studi universitari) Il sistema occidentale capitalista si basa su una serie di pilastri che lo reggono (si parla qui di quelli veri): uno di questi è La Banca Mondiale, un'altro è il Fondo Monetario Internazionale, il terzo è il WTO. Questi, in varie parte del mondo hanno determinato, (nel corso degli anni) dalla loro fondazione ad oggi, nei fatti il divario che abbiamo di fronte oggi: un mondo che vive al di sopra delle proprie possibilità e sfruttando le risorse altrui (il mondo occidentale); un secondo mondo che sta emergendo (però in questo le contraddizioni sono fortissime a tutti i livelli e che risente già delle "attenzioni" di queste istituzioni), un nome per tutti l'India; il terzo mondo composto da paesi decaduti dal loro vacuo benessere (anche noi siamo su quella via?), paesi mai emersi, ma con immense ricchezze (un nome per tutti Sudafrica), già "vittime" delle imposizioni delle suindicate istituzioni (vuoi i soldi in prestito? privatizzazione e apertura del mercato - in paesi che hanno appena iniziato una loro ascesa la boccata d'ossigeno gli costa cara perchè li rende preda di costoro! - non ce la fai a pagare? sanità, scuola, ecc. tagliata e a pagamento, spesso capita che questi paesi sono talmente in difficoltà che i cittadini si creano il fai da te degli sciamani o altro simile.....ecco chi e che cosa sono queste istituzioni: aiutano a mettere il cappio intorno al collo dell'impiccato e, dopo, si accertano che non muoia subito, ma dopo un pò: un  bel pò); ed infine dulcis in fundo i paesi di scarso interesse, sia politico, ma soprattutto, economico che non avendo nulla da offrire (o vendere, ma in corretto economismo si dice privatizzare), s'indebitano fino al collo e muoiono letteralmente di fame chiusi nella morsa fra il dover onorare gli impegni e il chiedere nuovi prestiti per onorare i vecchi. Queste istituzioni erano nate con gli accordi di Bretton Woods (fonte Wikipedia),  con l'onorevole intento di contribuire a costruire un'economia integrata mondiale e, per quelli che nn ce la facevano intervenivano proprio costoro per aiutare, si badi bene aiutare, questi paesi dando denaro in cambio di politiche accorte e miranti allo sviluppo degli stessi. Sono diventati, invece, i responsabili di alcuni dei più grossi disastri della storia economica del 1900 (un'esempio per tutti: la crisi delle tigri - di carta - asiatiche e dell'Argentina), dato che imponevano, come prima cosa la liberalizzazione del mercato (fosse o nn fosse maturo il paese per affrontare la competizione internazionale) e l'apertura alla globalizzazione delle merci un vero e proprio disastro, poi c'erano le misure già descritte prima e la frittata era fatta!!! disastri sociali, economici, classi poitiche corrotte ecc. ed infine satellismo verso il paese dominante dell'occidente che centellina le raccomandazione alle stesse isituzioni su chi finanziare. da ultimo e di mia spontanea volontà Vi invito a leggere questo post a questo link di cui nn anticipo nulla per rispettarne l'autorehttp://www.lucenellarete.net/?p=151