XXI secolo?

Donne in politica


Le donne stanno assumendo, finalmente dico io,  il ruolo che le spetta nella società, dovunque (nel mondo occidentale) prendono il posto che gli spetta assumendo incarichi politici, sociali, nel mondo finanziario, ecc. e di questo chi non ha paraocchi ideologici, obsoleti, non ha che da rallegrarsene portano nuova aria ed idee, danno una diversa visione delle cose, ed hanno una doversa visione delle cose: ne do atto e non ne faccio uno scandalo se io mio capo fosse donna o uomo a me quello che interessa è che sia competente. Basta guardarsi in giro e dalla Norvegia (dove addirittura per legge il 50% della cariche dev'essere, nel pubblico e nel privato, appannaggio delle donne) alla Spagna (dove 10 ministri su 20 sono donne), alla Germania e Inghilterra che hanno visto donne governare (bene o male, si poteva essere d'accordo o meno sulla visione delle cose ma è un'altra storia non riguarda questa), all'ultraliberista America dove ora lo speaker è una donna, le probabili candidate alla Presidenza saranno donne. Dovunque a secondo del sistema stanno prendendo il posto che le spetta. In Italia? qui sono lacrime, contrariamente alla tendenza che sembra generalizzata fuori dai nostri confini, qui la loro marginalizzazione è crescente a tutti i livelli sì ci sono delle eccezioni, a livello di governo abbiamo "Ministre" (senza portafoglio) per esempio, o scienziate (nobel) pure ma sono eccezioni il nostro è un mondo maschile, in alcune aziende occupano posti di rilievo, nel mondo del lavoro qualcuna si fa strada,ma la maggioranza resta al palo, e la tendenza è esattamente questa, pagate meno, le prime ad uscire dal mondo produttivo, racchiuse nelle professioni storiche (insegnanti, infemieri ecc.), viste come un peso a causa della maternità (ne avranno pur diritto no?) da quelli che dirigono i "vapori" fuori, e sempre con un piede sulla porta, da tutte le altre: le ragioni? Provicialismo? tanto; Visione del mondo "maschilizzata"? si da noi è presente, putroppo, un'esempio trovo ancora sui blog (e nel mondo reale) persone che credono che dovrebbero stare a casa, fare la calza, e sfornare figli a ripetizione; credenze religiose? anche. Il gap culturale ed emancipativo che scontiamo è enorme e si va ad aggiungere a tutti gli altri che il nostro "avanzato" paese ha (dall'istruzione pessima, alla sanità, pubblica in particolare, a pezzi e sempre più privatizzata, all'accesso precario al mondo del lavoro, alla fuga di cervelli, all'attenzione ai profitti e la scarsa attenzione all'occupazione giovanile, femminile e cosi via) accumulato in questi decenni. Ma è solo colpa dei maschietti? ritengo per la maggior parte si, ma anche l'altra metà del cielo non è scevra da colpe, sia perchè rincorre modelli vacui e di scarso peso (vedi veline o simili), sia perchè spesso non è riuscita ad imporsi con caratteristiche proprie pretendendo quello che le spetta di diritto, ma ha mutuato modelli maschili adattandoseli addosso, qualche volta accettando il ruolo che gli veniva, socialmente dato per comodità (non è un caso generale, ma qualcuno ricorda le "cacciatrici di divise"?) perchè è comodo avere un marito che guadagna abbastanza soldi per consentire una divertente attività come lo "shopping". Non si fa richiamo al femminismo, che pure tanta parte e ruolo ha avuto, nell'affermazione dell'individualità femminile (a parte gli estremismi che pur non sono mancati) e dei diritti che, almeno sulla carta, ora sono patrimonio di tutte, ma il problema vero è che siamo, come in altri campi, nel più completo riflusso verso il "caldo" focolare delle certezze ma nessuno più naviga in mare aperto, per prime le donne.  Care colleghe/i blogger che ne pensate? o esagerato? è un punto di vista: magari da domani mi servirà il giubbotto antiproiettile però ho scritto impressioni.