XXI secolo?

Post N° 256


<< Morire dev'essere come addormentarsi dopo l'amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa>> Queste le parole scritte da Piergiorgio Welby, 60anni, affetto da distrofia muscolare progressiva.E' da un pò di tempo, che l'argomento riguardante l'eutanasia è entrato a far parte più del solito nella nostra Vita quotidiana. Ancora molti sono i dubbi che ci inducono a non riuscire a trovare una risposta alla tanto pressante domanda: "Eutanasia sì o no?".I motivi per cui essa non venga legalizzata sono tanti, non solo dal punto di vista "umano" ma anche da quello etico-religioso. La chiesa, ad esempio, sostiene che praticare l'eutanasia su di un essere umano, equivalga a commettere un vero proprio omicidio. Altri sostengono invece che sia una liberazione per chi è in casi disperati.Il caso di Welby, riguarda un pò tutti; spesso abbiamo sentito notizie su quest'uomo ai nostri shermi televisivi. Un uomo che sta lottando da anni ormai, con tutti i mezzi possibili, per ottenere la sua "liberazione" da quel calvario che lo tortura da anni, ma che ancora oggi non è riuscito a fermare. La distrofia muscolare progressiva è una malattia che costringe i muscoli e tutto il corpo ad essere paralizzati, senza possibilità di cure o altro. Sorge dunque spontanea la domanda: " E' forse il caso di rivedere la messa in atto legale dell'eutanasia, affinchè chi soffre così tanto possa trovare la pace che cerca incessantemente?"Soprattutto nel caso in cui la Vita non è più intesa come un dono da rispettare apprezzare e valorizzare giorno per giorno, ma come una tortura, una gabbia stretta, un qualcosa che giorno dopo girono ti distrugge mano mano;D'altronde ogni uomo è libero di decidere della propria Vita, è un diritto ed un dovere che sia così.Di certo le conseguenze di un tale atto ci sarebbero, molti potrebbero praticarla per fini che non riguardino la malattia o altro ancora, è dunque un argomento molto complesso e che non va preso alla leggera. Lascio a voi l'arduo compito di trarre ipotesi e commenti su ciò che è tanto importante quanto tragico.