XXI secolo?

USA-Italia: tasse che differenza


A Orlando (Florida) l'attore Snipes è stato arrestato per l'accusa di aver frodato al
fisco 12 milioni di $ e il giudice ha deciso che per essere rilasciato ne dovrà sborsare uno come cauzione: rischia fino a 16 anni di carcere. Non mi pare che gli Stati Uniti d'America siano un paese comunista totalitario e oppressore della libertà individuali e della libera iniziativa lì le tasse non sono molte ma quele che ci sono vanno pagate fino all'ultimo centesimo sennò (è il caso di dirlo) ti levano anche le mutande sia che tu sia un'individuo sia che si parli aziende. E in Italia? Bè qui è diverso, la legislazione è in senso contrario rispetto alla tendenza americana, infatti lo Stato dalla caccia agli evasori (quelli grossi) ricava pochissimo rispetto a quanto spende per cercarli, poi le pene sono irrisorie e quelli che potrebbero pagarle le evitano accuratamente (non è di mia invenzione che parte delle categorie autonome e professionali "evitano" di dichiarare tutto), e a pagarle rimangono solo i salariati: ma quand'anche vengono beccati fra sconti, concordati preventivi, e quant'altro (ivi compresi indulti, l'ultimo comprendeva anche i reati finanziari) la galera è un sogno, la multa irrisoria,  si continua come prima e al diavolo l'idea che lo Stato possa con il minor gettito mantenere i livelli, scarsi quasi irrisori, dei servizi dati a tutta la comunità (compresi quelli che le tasse non le pagano): infatti oggi la parola d'ordine è "affamare la bestia-Stato" e far avanzare lo stato sociale privato gestito da terzi privati (come se ci fosse qualcuno così filantropo da cacciare soldi di tasca sua per aiutare i miserrimi, trovatemelo per favore).