XXI secolo?

Il Calendario antimafia


Alcuni commercianti a Palermo hanno avuto l'idea, ed il coraggio (già perchè in un
paese come il nostro che non protegge i cittadini dall'assalto malavitoso è di coraggio che si tratta), di fare un calendario nel quale "ci mettono la loro faccia" per dire no alla mafia: è una sfida. Una sfida che non so quanto vincente perchè l'attuale situazione sociale e politica non invoglierebbe a siffatte iniziative dopo che hanno, negli anni trascorsi, varato una legislazione ipergarantista che non tutela gli onesti e i retti, un paese dove chi paga le tasse è guardato con commiserazione o con sospetto, dove intere regioni del paese sono sotto controllo malavitoso, dove in seguito alla politica economica carceraria (lo dimostrò anche M. Travaglio a Crozza Italia) grazie ad un discreto avvocato, e ai vari sotterfugi e indulti vari da un'omicidio se ne esce con poco e le carceri non mirano alla rieducazione ma sono palestre di violenze per quando usciranno, dove la prima preoccupazione dei politici è l'acquisizione dei voti e non la memoria di chi ha dato la vita per servire lo Stato, dove conta il sondaggio che dice che una delle preoccupazioni maggiori è la sicurezza (con tutte le iniziative del caso prese solo quando la pubblica opinione ha detto basta e non prima) e non conta invece una vera politica di contrasto al malaffare che dovrebbe essere la priorità immediata: in un paese di tal fatta fare l'iniziativa come l'hanno fatta questi commercianti è un'atto di coraggio e basta, nient'altro perchè dai politici nient'altro si potranno aspettare (attenzione parlo di politici non  di forze dell'ordine che fanno il loro lavoro nè dai giudici che applicano, ma non fanno la legge) visto che la loro prima occupazione sono le guerricciole interne i riposizionamenti e le tattiche politiche e non l'interesse del paese!!