XXI secolo?

Di Pietro Anas Autostrade: fine della luna di miele


Il conflitto è ormai al culmine al punto che Anas ha deciso di trascinare in Tribunale
Autostrade per mancati investimenti; ormai la questione sta esulando da quello che era solo una dialettica sul tipo di fusione e quanto di Autostrade rimaneva in Italia, qui si stanno scoperchiando altarini dei quali ogni tanto si sentiva parlare sui giornali ma poi ritornavano nel cono d'ombra del capitalismo nostrano tutto intrecci, guerre, finanziamenti statali e quant'altro. Mi chiedo se il Ministro Di Pietro rimarrà a lungo Ministro e se glielo lasceranno fare il suo mestiere come sa; in tutto questo bailamme (non ultima la questione di come mai quando le nostre imprese vanno all'estero vengono quasi sempre respinte e invece quando gli stranieri vengono qui dobiamo aprire le porte e essere contenti, e anche se non lo fossimo i nostri capitani d'industria e famiglie storiche del capitalismo lo sono per noi e sono ben liete di mollare qualche patata a loro per guadagnarci sulla vendita) noi utenti delle autostrade continuiamo a pagare un pedaggio con il quale i proprietari della società autostrade (a detta di report, meno male che esiste)  rimborsano le banche dell'investimento fatto (che si sappia non sono gli attuali proprietari a rischiarci i soldi dierettamente), mentre gli utili vanno alla società: invece lo stato dell'arte delle nostre autostrade, come quello di ferrovie, alitalia, scuole ospedali è a dir poco penoso o almeno non da paese europeo quale ci vantiamo di essere: forza Di Pietro non sono un suo elettore ma tifo per lei, già il Tar ha dato ragione alla parte pubblica ora il Tribunale dovrà decidere sui mancati investiementi forse stavolta, se il Ministro non va via prima, riusciamo a riportare un pò di saggezza amministrativa e ridurre il pozzo senza fondo che è la spesa pubblica italiana.