XXI secolo?

Riforma TV: un'occasione di civiltà


Il ddl del Governo può essere un'occasione per regolamentare il far west televisivo
attuale e non a caso gli attacchi si sprecano. Sia chiaro non è il top in quanto sarebbe stato necessario non solo prevedere forme di limitazione alla raccolta pubblicitaria per gli attuali operatori ma anche ampliare il mercato nelle offerte eliminando l'accumulo di frequenze e canali attuali dove, a livello nazionale, 3 operatori tv detengono la quasi totalità dell'offerta televisiva e dove nel digitale c'è lo strapotere ancora maggiore di uno dei network. Quindi le questioni in ballo sono enormi e riguardano non solo la raccolta pubblicitaria e il fatturato ma anche, in mancanza di una seria concorrenza, l'offerta di programmi televisivi validi. La legge precedente si limitava a fotografare la situazione contingente e, attraverso il s.i.c., lasciava invariato lo status quo in quanto il tetto era così alto che in pratica ci sarebbe voluta una fatica di Sisifo per raggiungerlo e chiudeva l'accesso a nuovi operatori di fatto, così pure nel digitale. Ora qualche correzione viene apportata e già partono gli strepiti, le minacce, i pianti antichi ecc. ma in realtà si sa benissimo che questa "riforma" della riforma non morde davvero lascia invariati, nei fatti, i monopoli da un lato e dall'altro il mezzo pubblico non viene messo a riparo dalla politica (almeno al momento) e quindi il conflitto d'interesse non viene minimamente intaccato in caso di un futuro ritorno della vecchia maggioranza al potere. Le tematiche che si dovrebbero affrontare sono tante e toccano interessi enormi e il coraggio a mia impressione manca perchè l'informazione e la sua libertà sono fondamentali in una democrazia liberale e la loro mancanza nel nostro paese è stata documentata da più parti, inoltre visto il mercato bloccato nell'attuale situazione nessuno è involgiato ad investire se non marginalmente e quindi è un pò come il cane che si morde la coda: dubito che questa maggioranza così "variopinta" e poco coesa abbia la forza di incidere davvero il bubbone e reciderlo tmo piuttosto che come per le altre "liberalizzazioni" sia solo un pannicello caldo ad uso, appunto, mediatico e di visibilità da un lato per non sembrare punitivi dall'altro perchè si teme la batteria mediatica dell'opposizione che rischierebbe di metterli in crisi ancor prima di approvare un qualcosa, e ancora perchè non si può mai sapere...un giorno magari potrebbe nascere un qualche partito che si alleerebbe con tutta o una parte dell'attuale opposizione e allora chi glielo spiegherebbe al Signore del vapore mediatico, senza essere incenerito all'istante?