XXI secolo?

Le ragioni del No al terrorismo


....................continua dal post 458. Dire oggi No al terrorismo per chi come me crede in una società a sviluppo sostenibile
è come dire "ho scoperto l'acqua calda", giacchè oggettivamente costoro fanno il gioco di chi invece vuole il perpetuarsi dello status quo e ha gioco facile nel rappresentarla "come il migliore dei mondi possibile". E' stupisce che vicino a persone della mia generazione ci possano essere giovani fra le fila di queste organizazioni: ma stupisce fino ad un certo punto se ci si guarda intorno con occhi aperti e con lucidità. Niente sbocchi lavorativi "seri", nessun futuro certo, nessun sostegno dallo Stato e al contempo una classe dirigente politica lontana dai bisogni della gente comune e non all'altezza delle sfide che ha di fronte così come un sindacato che è composto soprattutto da pensionati e residui di quella che una volta fu "la classe operaia" più attento alla concertazione e alla difesa dello statu quo che ad accettare le sfide e migliorare le condizioni di vita non solo nelle fabbriche ma nella società. Non stupisce se nelle Regioni del triangolo industriale le classi meno abbienti e gli operai, pur mantenendo in tasca la tessera sindacale confederale, votino a Destra ed in particolare la Lega: anzi dovrebbe preoccupare quella che una volta era considerata "sinistra" ed ora è poco più che centro stra-moderato, preoccupare perchè significa che si è eroso lo zoccolo popolare e si è diventati elitès (e senza ricambio per giunta) espressione di elitè, in pratica si è votati alla sconfitta storica e alle fughe in avanti (come già accade). Non è necessario, a mio parere, dir cose che tutti sanno come non è necessario fare scelte estreme, come ho già detto nel post suindicato, dato che è sempre controproducente isolarsi in un sonno reazionario (perchè essere terroristi è anche in un certo senso essere reazionari oltre che stupidi perchè nessuno ha il diritto di ergersi a giudice come nessuno ha il diritto di diventare boia ed esecutore, ci sono le leggi, i movimenti nuovi, le nuove idee che sempre hanno bisogno di energie e idee e sarebbe molto meglio che lì si convolgiassero gli insoddisfatti ma le armi in mano MAI!! si fa il gioco di chi, appunto, ci guadagna dal caos) e ottuso se ci si convince che questo sistema (come dice Massimo Fini) "è come un treno che corre a 100 KM all'ora contro un muro e i suoi passeggeri lo sanno ma se ne fregano" e di conseguenza non potrà per forza di cose continuare all'infinito a crescere dato che ha i presupposti di questa crescita nelle disuguaglianza economica e sociale e nel restringimento continuo del vertice che sta bene: alla fine il gigante dai piedi dia rgilla crollerà con gran fragore più per debolezza propria che per "assalti" esterni: credo che compito di chi vuole cambiare sistema non sia quello di abbatterlo a tutti i costi ma di favorirne il mutamento senza traumi forti e prima del crollo preparandone le condizioni e costruendone contenporaneamente l'alternativa per un passaggio il più indolore possibile. Libertà, Democrazia sono, nel gergo politico-sociale, concetti generali e vuoti con i quali si fanno le guerre, si depredano risorse, si affamano milioni di persone, ecc. credo che quando avranno ripreso il senso originario l'attuale sistema di potere sarà solo un brutto ricordo.