XXI secolo?

I conti dell'italia migliorano: ma a quale prezzo?


Secondo varie Istituzioni economiche internazionali i conti del Bel paese migliorano
nettamente, crescita intorno al 2%, rapporto deficit/pil 2.7% ecc. insomma non si vedeva nulla del genere da anni: gioite!! alleluia!! Mi chiedo a quale prezzo? Vediamo. Gli stipendi sono fra i più bassi d'europa e non ci si fa (ancora) ad arrivare a fine mese. Gli affitti (grazie alla finanziaria di TPS) sono andati alle stelle, per non parlare dell'acquisto di case (mi sto muovendo anch'io per comprarne una ma è scoraggiante, pensate una vecchiotta degli anni sessanta niente a norma tutto da rifare di 90 mq con circa 40mila euro di lavori da fare vogliono 250mila euro, da matti e dove li piglio??); così come la corsa dei prezzi (la spesa da un mese all'altro in media cresce di circa 10 euro); servizi pubblici sempre peggio; Bollette che crescono a gò gò (ma con il mercato non doveva esserci concorrenza e quindi una calmierazione dei prezzi?); Rc auto che cresce in media in un'anno più dell'inflazione reale; scuola superiore per il figlio con il costo dei libri che è un pianto; Tariffe pubbliche bè no comment; tributi locali che crescono del 10%; è vero ci hanno dato un pò di soldi ma calcolavamo oggi in ufficio che questi aumenti sono stati mangiati in un solo mese completamente, come già dissi in tempi non sospetti a inizio dicembre quando di finanziaria si discuteva solo, ci credo che i cani da guardia internazionali, vedi agenzie, e la Commissione Europea ci diedero l'ok perchè a fronte di queste prebende regalate c'erano tali e tanti meccanismi di rientro (non ultimo il ricalcolo della casa che fa patrimonio ed è quindi conteggiata sul reddito imponibile) che non avremo visto in realtà nulla di quanto datoci perchè sarebbe svanito via in un batter d'occhio..........Ecco il prezzo del miglioramento dei conti: i ceti sotto i 50mila euro che nei fatti sono scivolati a livello appena sopra (circa 1000 euro) quello di guardia, anticamera della povertà: significa che la ricchezza si continua a distribuire verso l'alto e verso i liberi professionisti e altre categorie autonome anzichè verso quei ceti  verso cui la propaganda governativa (come più volte detto in continuità perfetta con il precedente Governo) ci dice che la voleva redistribuire. Non è cosa solo italiana per la verità. La redistribuzione verso l'alto sta avvenendo in tutti i paesi occidentali (chi più chi meno a seconda della forza sindacale e dello stato sociale) e anche nei paesi "baciati" dal boom asiatico, e non è che la cosa mi faccia sentire meglio. Il problema è che le persone anzichè sviluppare il senso solidaristico e collaborare aiutando i meno fortunati vi contribuiscono, per puro egoismo, ad allargare: quasi fosse una gara a salire verso l'aria quando sei in mancanza di ossigeno e per farlo sali sugli altri e non ti fai problemi di chi sono, per la gioia di chi si dichiara liberista dato che questo è il suo mondo e la sua stagione. Ormai è una lotta per la sopravvivenza e chi rimane indietro non ha possibilità di recuperare e quindi rimane lì economicamente "morto". E ancora non si sono dispiegati i pieni effetti della riforma Dini e dello scalone Maroni (che anzi l'Europa ci intima di mantenere), allora sì che sarà "divertente" dato che oltre a famiglie povere, causa invecchiamento della popolazione, ci ritroveremo un'esercito di anziani poverissimi. Dov'è la politica sociale? E quella familiare? Mah forse si dovranno cercare su "chi l'ha visto?" Oppure chiedere agli strenui difensori della famiglia e dei figli da fare a tutti costi (Chiesa compresa)? Ricordate Carosone che cantava "tu vuò fà l'americano?" Ci siamo riusciti benissimo. Bravi!!