XXI secolo?

Attacco ai DICO: la saga continua....


I DICO non sono l'ideale ma dopo l'appello di vari politici e intellettuali cattolici a che la gerarchia ecclesiastica si fermi e non invada, già lo fa e pesantemente ingerendosi negli affari dello Stato italiano, un campo che non gli è proprio violando quella che è l'osservanza del cittadino, sia pur cattolico, italiano alla Costituzione e alle sue leggi ponendolo di fronte ad una scelta non dirimibile (tutto per riaffermare una egemonia culturale e politica su una società che almeno formalmente dovrebbe essere libera e liberale), la risposta è stata un durissimo attacco a costoro da parte della stampa vicina alle posizioni ecclesiastiche e come se non bastasse anche al Ministro Bindi, cattolica, firmataria del DDL sui DICO. Ormai si è strabordato sia dalla legge che dal Concordato e si è violata pure la Costituzione. Un tal fuoco di sbarramento non è ammissibile, a mio parere, ed è anche segno di nervosismo e debolezza delle proprie tesi, e del non volr prendere atto che la società è cambiata e che (anche grazie alle politiche, assenti, sulla famiglia) ormai il matrimonio non è più il traguardo finale per due persone (anche per un fatto fiscale dato che si abbassa subito il reddito) e che sono altre le vie che vengono percorse dai cittadini. A questo aggiungiamoci l'aumento vertiginoso delle separazioni e dei divorzi (l'aborto è stabile e meno male) la frittata è fatta. O se ne prende atto e allora la politica, cattolica o meno, deve porre un'argine alla strabordante propaganda religiosa o un'altro solco (per pura pavidità) si aprirà fra paese reale e paese ufficiale allontanandoli ulteriormente e rendendoli sempre più estranei l'uno all'altra con conseguenze che per ora possiamo solo immaginare.