XXI secolo?

Il manifesto del Partito Democratico


E' pronto il manifesto del Partito Democratico, ossia la lettera d'intenti con cui DS,
Margherita, cespugli cercheranno di (senza perdere troppi pezzi per strada e ridimensionarsi a poco più di cespuglio essi stessi) costruire prima il partito e poi il rapporto con la società e costruiranno il cambiamento: i principi base sono liberismo, concorrenza ma anche solidarismo e flessibilità. A parte che la prima considerazione da fare è se sarà applicato alla classe politica che attualmente esprimerà questa nuova entità, dato che come minimo visto che si sentono investiti della missione "storica" di portare l'Italia enl nuovo mondo dove tutti saranno felici e ricchi e sani, se essi se risulteranno improduttivi e antieconomici si faranno da parte o se dovremo mantenerli a vita, con un bel vitalizio a nostre spese, e vivranno felici e contenti. Poi premesso ciò si dovrà capire se una volta attuati i principi del liberismo e della concorrenza chi rimarrà indietro se verrà recuperato e come o sarà morto economicamente: la cosa cambia perchè personalmente trovo che sia una contraddizione in termini l'antitesi fra liberismo (il cui principio base è l'egoismo competitivo) il solidarismo (quello che si fa per chi resta indietro) così come è contraddittorio prendersela con gli improduttivi (e magari come fa Blair con i non salutisti che non preservano il loro corpo che farà da serbatoio di organi, quando morti, per i propri simili) e poi tentare in qualche modo di recuperarli: i primo sono i politici......Credo che il tentativo andrà in porto, così come andrà in porto l'Europa, ma abortirà perchè noi non siamo ancora troppo "americani" per accettarlo (così come l'Europa da incubo che disegna quest'idea è destinata non andare troppo lontano in questo modo referendum docet), così come pur se tagliando tutto un pò alla volta ci stanno facendo ingoiare il privato, a forza, il "rigetto" è più che sintomatico come l'espulsione del corpo estraneo che abbiamo in corpo.Così prego si accomodino pure a creare questo mostro, ma non m'impongano di accettarlo dato che credo in un mondo che sia prima solidaristico (quindi che prima crea i presupposti per chi rimane indietro e poi magari crea il mercato dove pubblico e privato convivono con regole certe e chiare dove il profitto ha si importanza ma non quando va a scapito della libertà e dignità personale), libero da complessi e ideologismi (non me ne frega niente che chi è ricco lo sia anche di più ma almeno il povero abbia di che vivere liberamente e non come ora al limite della povertà), democratico dove lo Stato non impone la morale comune corrente e chiunque è libero di credere e vivere secondo i propri principi e limitato dalle regole comunemente accettate.UTOPIE? può darsi, chissà ma una cosa è certa più il sistema rafforza la selezione maggiore è l'alienazione dei principi base cui hanno diritto gli uomini liberi, e maggiormente pericolosa sarà il richio di crollo del sistema perchè essi non sono numeri e costi ma carne ed ossa e dietro di loro ci sono storie ed idee e come si sa se c'è qualcosa di incomprimibile sono proprio le idee dietro agli uomini: prima o poi sono dette ad alta voce e ripetute e qualcuno cercherà di metterle in pratica e se il passaparola andrà avanti qualcuno alla fine le metterà in pratica e sarà l'inizio della fine o meglio l'inizio di qualcos'altro e la fine di questa società..........