XXI secolo?

Gioie e dolori...........al Senato


Oggi ci sarà l'intervento del Ministro degli esteri sulle missioni italiane all'estero e dopo
la votazione nella quale le apprensioni dei riformisti sono tante: tutto è appeso ad un filo o meglio a tre voti. Si sta ricreando la situazione che portò PRC nel 1998 a votare e a determinare la caduta del Governo Prodi: il continuo tira e molla fra sinistra e centro della coalizione su questioni importanti della politica come l'atlantismo che comprende da un lato le missioni all'estero dall'altro la concessione (in parte a nostre spese ma questo l'avevo già detto) di basi e logistica ai salvatori del mondo. Qui il problema è alla radice quando si formano le coalizioni si stila un programma ed esso va rispettato da un lato e dall'altro: in realtà entrambe le parti della coalizione avevano una riserva mentale enorme e solo l'antiberlusconismo era il collante vero non la comunità d'intenti sulle grandi questioni (sia interne che estere). Come andrà è più o meno già scritto (tutti perderanno la faccia e ognuno dimenticherà in fretta), in realtà la situazione s'incancrenisce ogni giorno di più dato che le distanze sono enormi e difficilmente colmabili. L'unico che ci guadagna davvero è B. che si è rifatto la "verginità" politica non per proprio merito ma per demerito altrui, e aspetta che il nemico passi morto sulla riva per poi prendere ri-possesso delle istituzioni. Bisognerebbe avere coraggio, anzi "il" coraggio, civico e ideale di prendere atto della situazione riofrmare la legge elettorale (con chi ci sta) e andare a votare: è l'unica soluzione realistica, chi vince poi lo stabiliranno gli elettori con il voto.