XXI secolo?

Il futuro prossimo venturo


http://www.emmegipress.it/notizie/news.asp?id=9222&sid=253570851per copiright su c'è il link.La povertà, nel cosiddetto "paese della libertà capofila del migliore dei mondi
possibili", è ormai un male cronico infatti oltre ad essere aumentata del 26% in 5 anni al suo interno la metà riescono appena a sopravvivere (circa 9 mila $ l'anno). Tralascio le "solite" (già scritte e riscritte anche in questo blog) argomentazioni sulla qualità dell vita ma il problema è il sistema in sè: infatti per mantenere se steso deve crescere di giorno in giorno di anno in anno in maniera esponenziale e per farlo deve restringere l'area dell'accesso alla ricchezza alla base. Quindi, come afferma la migliore dottrina liberista (Friedman docet), aumentare la selezione do coloro che vi accedono e lasciare indietro chi non ce la fa, quest'ultimi vanno progressivamente ad ingrossare le fila prima cosiddetti "sopravviventi" poi del poveri ed infine degli indigenti senza nemmeno reclamare visto che come il sistema è comgegnato tutt'al più possono contare su qualche aiuto e nulla più. Perchè ne parlo? Perchè nel nostro paese, in maniera più accentuata che negli altri simili dell'Europa, sta accadendo la stessa cosa. Da anni ormai è in corso una polarizzazione delle ricchezze che tendono a concentrarsi nelle mani di pochi (per il momento il 30% della poplazione) e gli altri a scalare verso il basso ma si presuppone che si arriverà ai livelli americani (che gioia!!) entro la prossima generazione. Sono soprattutto le nuove professioni e i CEO sia pubblici che privati a tirare verso l'alto (un'avvocato su tre ce le fa dei tre l'altro vivacchia il terzo rimane indietro per fare un'esempio) mentre i lavoratori dipendenti sono in netta diminuziuone sia in numero che in qualita della vita che in quantità di reddito pro capite utile per sopravvivere e alla base della scala sociale ci sono i precari vero "Lumpenproletariat" della società terziarizzata coloro su cui si scarica la pattumiera sociale. Sotto di essi i poveri "veri". Se poi pensiamo che i ceti emergenti come nuovi ricchi hanno scarsissima propensione alla solidarietà e sono "allergici" a pagare le tasse per favorire la ripresa sociale degli altri ceti la foto è completa, la cristallizzazione della società è tale che rimane vischiosa verso l'alto e non verso il basso dato che è facile arrivarvi ma difficilissimo risalire: come da liberismo imperante.Il ceto politico ? Se ante "trappolone" si poteva sperare in una qualche misura di redistribuzione verso il basso, ora invece (con la cosiddetta sinistra annichilita dal terrore dell'opposizione e dal "ritorno" dell'uomo nero) si potrà dispiegare l'intero campionario di misure liberiste senza troppi correttivi: tassi di rendimento delle pensioni più bassi; pensioni riviste; taglie riduzione dello stato sociale, accentuazione della presenza militare straniera nel nostro paese e realtiva partecipazione delle nostre "armate" ai conflitti stranieri per partecipare alla gestione delle risorse future, diritti sociali e nuovi diritti conculcati nel privato delle coscienze senza tutele da parte dello Stato, lavoro precario a gò gò, non corrispondenza fra quanto guadagnato e quanto consumato, ecc. In una parola il meglio del meglio del meglio del liberismo american style: solo che arriviamo in ritardo dato che quel sistema è in crisi sotto tutti gli aspetti e non manca molto perchè si levi dalle scatole della stroia da cosa sostituito non so ma una tale ingiustizia va corretta. MI CHIEDO COSA ASPETTIAMO PER FARE RICHIESTA DI ENTRARE NELLA CONFEDERAZIONE USA ANZICHè ESSERNE COLONIA?