XXI secolo?

Afganistan: una trappola per l'Occidente


Come già accaduto con gli inglesi, i russi, e ora con gli occidentali (che sono lì con ben due operazioni una Enduring Freedom e l'altra ONU e noi partecipiamo ad entrambe) si verifica ancora una volta l'impossibilità di piegare quei popoli a volontà esterne: a conferma di tutto ciò si è avuto un'attentato poco fuori dalla base dove era arrivato il Vice Presidente degli USA Cheney (che ne è uscito indenne per fortuna sennò sai che casino!!) a opera di un kamikaze. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi in merito sono ormai completamente fugati: i talebani sono tornati in grande stilee sono così forti da fare attentati in una delle basi americane più blindate del paese quella di Bagram facendo così intendere almeno due cose: una che possono arrivare dovunque e in qualunque momento dando il via all'offensiva di primavera, l'altra è che un paese pericoloso (che nel corso della storia recente nessun paese e/o esercito è riuscito a piegare) dove possono contare almeno su una parte della popolazione che li appoggia (mentre altri torneranno ad appoggiarli delusi dalle tante promesse non mantenute dagli occidentali), che sono loro a controllare il territorio (lì passarenno alcune delle pipeline più importanti dall'Asia verso il Golfo persico e chi le controlla controlla l'economia di mezzo mondo), che, soprattutto, non si potrà restare ancora a lungo a meno di non pagare un prezzo altissimo di sangue da parte nostra: quindi il disegno dell'Amministazione americana di controllare (in un modo o nell'altro) quel settore che va dall'Asia centrale fino al Golfo persico e per il quale si sono inventate balle di tutti i generi (dalla liberazione dal burqa alle armi di distruzione di massa) è miseramente fallito in pochissimo tempo: visto che gli americani li stimo perchè hanno fatto uno stile di vita mi aspetto che "pragmaticamente" ne prendano atto e pensino più agli affari (che è la cosa che sanno fare meglio) e a come far orbitare i futuri signori dell'area verso l'occidente anzichè verso altre potenze, chiaro che bisognerà pagarne lo scotto visto che passano da aggressori ad affaristi ma alla lunga ne riceveranno benefici ed eviteranno di far morire loro soldati e civili in inutili guerre sanguinose da cui non ne usciranno vittoriosi (Vietnam insegna). E bisognerà anche cominciare a riflettere su come l'Amministrazione americana abbia gestito tutto l'affaire dall'attentato del 11/9 ad oggi e soprattutto di come cinicamente l'abbia sfruttato a proprio vantaggio per conseguire scopi e obiettivi che con esso (ed i responsabili diretti ed indiretti tutti sauditi, egiziani non certo afgani o irakeni) nulla avevano a che fare: dovranno essere gli storici e i politologi ad indagare e valutare le azioni intraprese da un punto di vista scientifico perchè credo che il giudizio dei popoli (in particolare quelli che vi sono, loro malgrado, coinvolti) sia già scritto. Sia chiaro non mi piacciono le dittature e gli integralismi (tutti gli integralismi anche quello cristiano) e sono contrario anche alle guerre, tutte le guerre, ma qui c'è in più come aggravante l'aggressione e l'istigazione al terrorismo islamico che si è addirittura rafforzato in questi anni e ha trovato adepti ovunque (quasi a far pensare che anche quest'effetto fosse voluto per determinare una nuova guerra fredda) e quindi doppiamente colpevoli. Ecco perchè non vedo perchè, in nome di una presunta amicizia transatlantica non solo dobbiamo mandare i nostri ragazzi lì a MORIRE e fare del nostro territorio una base di lancio per le guerre folli altrui. E' suicida da parte nostra l'Italia è un ponte verso il mediterraneo (anche storicamente e culturalmente) non una portaerei da battaglia!!