XXI secolo?

L'Esortazione: un vero e proprio manifesto politico


http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/documentoPapa1303.html qui trovate il testo completo e potrete fare le vostre considerazioni per il momento vi leggete le mie.In più post ho specificato cosa è che non, a mio parere, andava nell'azione della Chiesa verso la società italiana mettendo in risalto i vari aspetti che ritenevo fossero importanti per fornire una chiara visione di quanto si andava affermando nella società italiana. Con l'emanazione dell'Esortazione, e temo ancor di più con le indicazioni "vincolanti" che saranno emanate a breve, la Chiesa non da luogo a mediazioni possibili: o ci si
piega al suo diktat o si è fuori. E' davvero doloroso dover ritornare sull'argomento ma trovo che la chiusura della gerarchia vaticana sia totale e allo stesso tempo autolesionista. Il Concilio Vaticano II un pallido ricordo. Il lavoro di tanti preti che lavorano nelle realtà emarginate sia italiane che degli altri paesi inutile dato che non ne viene recepito nulla, anzi è tale la cesoia che il danno che sarà arrecato all'opera missionaria riporterà il loro lavoro indietro di secoli in un disegno integralista che non si confà con l'evoluzione della società moderna e occidentale da un lato e con la sofferenza delle popolazioni meno fortunate dall'altro esposte solo, e da sole rimaste, nell'azione di indottrinamento (in una forma di concorrenza fra religioni) e preda di facili promesse in nome di una speranza troppo ipotetica per chi non riesce a mettere il pranzo con la cena.Ed è doloroso leggere come non si comprendano le istanze di rinnovamento che dalla società viene forte per portare a capire che i legami di cui si parla si basano su una libera scelta non come un dono di un qualcosa di al di là dell'uomo. Sempre di più si afferma quella che è la visione, chiusa, cattolica (nemmeno cristiana) dell'operato del Pastore di anime che "dirige", al posto, invece, della testimonianza di chi propone un modello e non lo impone,  il gregge e che sacrifica il proprio figlio fatto carne pur di salvare l'umanità e non invece come sembra addivenire dalla teologia emergente del Padre tenebroso e lontano dell'Antico Testamento che, pur di provare la fede del discepolo chiede di sacrificargli un figlio. E' un'enorme passo indietro un ritorno al pensiero medievale (periodo favorevole alla gerarchia che controllava tutta la società in ogni suo aspetto) della "terra vista come valle di lacrime" dove solo se eri timorato e non ponevi domande (e naturalmente pagavi l'Obolo di Pietro, fonte di contestazioni da parte dei protestanti) potevi sperare di avere redenti i tuoi peccati. Che pessima strada abbiamo davanti: e che scontro si sta preparando fra laicità e integralismo, chi vincerà non governerà il mondo ma di sicuro determinerà la libertà dell'uomo e della società. Come ho già detto è una battaglia culturale oltrechè politica per l'egemonia su una società, quella italiana, che dovrebbe diventare modello per un nuovo espansionismo del cattolicesimo militante nel mondo del materialismo occidentale e non solo. Intendiamoci su molte cose ha ragione la Chiesa a partire proprio dal materialismo e dalla mancanza di ideologie forti che indirizzino gli uomini che sempre di più sono alienati nella società occidentale: il termine esatto è "anomizzati" (chi ha letto Durkheim e Comte sa di cosa parlo). Ma da qui a voler rimpiazzare, in nome di una presunta verità preconfezionata, chi per elezione è deputato a emanare norme in un rapporto fiduciario con chi l'ha eletto e che invece deve sottostare alle "esortazioni" di uno Stato straniero ce ne corre; si prospetta un modello chiuso di società (che già e divisa per molti versi), dove dietro una  fede si nasconde una dittatura sugli uomini, e dietro uno Stato un'altro Stato, no grazie. Amo la libertà. Amo la coscienza critica. Amo il poter scegliere liberamente anche di sbagliare (si chiama libero arbitrio) senza nessun condizionamento. Amo poter fare l'amore senza che per forza debba procreare. Amo, se voglio e non posso avere figli, avere gli strumenti per aggirare l'ostacolo, così come Amo sapere prima se mio figlio (a causa di difetti genetici o chissà cos'altro), nasce sano o avrà problemi e nel caso ultimo voglio poter decidere se averlo o no. Sono cose a cui non rinuncerei, li ritengo i miei diritti fondamentali, cose per i quali i nostri padri hanno lottato contro un regime autoritario per darcele e non è ammissibile che qualcun'altro arrivi e cominci a toglierne un pezzetto perchè si sa pezzetto dopo pezzetto dove si può arrivare........ Il Cristo ebraico è un religioso austero e completamente immerso nella sua cultura e nella sua società e pur di cambiarla si mette contro, e ne paga le conseguenze, sia la gerarchia ecclesiatica che quella politica del suo tempo. Inoltre pur di cambiare (oggi si definirebbe sovversiva la cosa), le abitudini e superare il familismo esasperato dei suoi tempi in nome del comunitarismo fra gli uomini cominciò a scardinare i pilastri della società ebraica ma con tutto ciò accoglie la Maddalena a se e non le impone niente se non il suo Verbo che Essa sceglie volontariamente, abbatte la frontiera che emargina i diversi (i lebbrosi), caccia i mercanti dal Tempio, e propugna la rottura delle catene che imprigionano i poveri, porta i bambini ad essere esempio per gli adulti. La lettura occidentale invece pone dei limiti e adatta alla gerarchia quella visione e gli adattamenti si sa a volte non sempre sono rispondenti alle aspettative originarie, portando e adattando l'esempio alla necessità della struttura nascente ecclesiale. Non sono un religioso nè un praticante, ho una visione laica della vita e della religione che, ritengo, afferiscano alla sfera individuale e non alla coscienza collettiva e quindi la gnosis mi appassiona di più dei dogmi, non pretendo che altri la pensino come il sottoscritto ma nemmeno che altri vogliano, magari attraverso l'uso mezzi politici, imporre a me la loro visione e le loro regole.Ecco perchè sono contrario all'ingerenza, pesantissima, della Chiesa nella vita sociale perchè il passo dal "suggerire" al "vietare" in nome di un dogma è brevissimo e a quel punto tornare indietro non si potrà nè potremo aspettare un nuovo rinascimento, con annesso umanesimo, nè tantomeno un nuovo Illuminismo (anche se cristiano) che riporti la Ragione al centro dell'uomo.