XXI secolo?

Tronchetti lascia: telecom in mani straniere?


http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/tronchetti01403.html qui c'è il link.Si pare proprio che non potendo più tirare un'impresa avanti come ha fatto finora badando a staccare gli utili e i dividendi, il Manager lasci. Ha ottenuto un mandato
per vendere e tirare fuori Pirelli dal "pantano" Telecom, ora serve una exit strategy. Questo è l'epilogo, annunciato peraltro, dell'avventura della I° azienda (una volta pubblica) di telecomunicazioni italiana, ma si mantiene nel solco delle prima ondata di privatizzazioni, tutte andate male se non malissimo. La stagione della razza padrona è ormai un pallido ricordo, così come gli avventurismi della sinistra "padrona" e liberista che li mitizzava nell'orgia liberistica dello scorso decennio: ed ora sono solo macerie. Nel privato non è andata meglio, per l'informatica (Olivetti), per le aziende di media e grande dimensione (è di oggi che la Cantoni a Lucca chiude e per strada non ci vanno gli azionisti ma gli operai), si acquistava e si acquista solo per prenderne i marchi e poi chiudere eliminanndo pericolosi concorrenti. Come nella migliore tradizione thatcheriana che dietro di se ha lasciato solo macerie e miserie economiche e sociali, così sta accadendo nel nostro paese (debole dal punto di vista infrastrutturale ed industriale visto il "cappello" politico di cui hanno beneficiato per decenni gli industriali, i quali non hanno mai, e dico mai, investito nel futuro con i soldi propri un'esempio per tutti l'acquisto dell'ANAS da parte di edizioni holding, che ora vuole vendere agli spagnoli, dei Benetton acquistando con i soldi delle banche ed in pratica gli utenti che pagano il pedaggio ripagano le banche dell'investimento fatto: illuminante) la stessa cosa: cadono i giganti dai piedi di argilla. Solo che nel nostro caso anche coloro che li "conducevano" hanno contribuito, e non  poco, a farli cadere scavandogli intorno la fossa, staccando dividendi e utili milionari che venivano dall'azienda e lasciandola con i debiti fino al collo e nei guai i dipendenti (i quali vi avevano investito anche fondi propri ed intere liquidazioni), ossia badando più al proprio interesse particulare che ad investire seriamente per la crescita dell'azienda, ma questo non è solo un problema della Telecom: è di tutto il mondo occidentale, vedi Enron. Se poi non è più conveniente fare profitti (per profitto s'intende guadagnare oggi un'euro più di ieri e possibilmente senza pagare tasse allo Stato) si chiude e si va da un'altra parte, o s'investe in altre avventure, ma in Italia è accaduta anche un'altra cosa prima di chiudere si svuotano le casse ossia la si porta al fallimento in quanto si lesinano gli investimenti quasi; per esempio leggevo su un settimanale, l'analisi della vendita di Fastweb agli svizzeri; azienda che era ridotta malissimo nonostante l'aumento degli utenti e i molti servizi aggiuntivi dati mentre il proprietario, che poi ha smentito affermando che ci sono stati vari movimenti sul mercato per far abbassare il rating dell'azienda, si era appena staccato un'assegno in dividendi da alcune centinaia di milioni di euro, domanda: se l'azienda va male come mai il Capo si stacca gli utili? E come li ha fatti questi utili? non c'è risposta o meglio c'è la conosciamo tutti, ed è un sistema semplicissimo: prendi gli utili ed investi il meno possbile, senza capire che ogni volta che accade è tutta l'economia, e la società, che ci perde. Telecom è solo la punta dell'iceberg del sistema. E' anche tardiva la presa di posizione di Bersani che chiede che il nucleo sia e resti italiano perchè dovrebbe chiedere ad un suo compagno (.....) di partito se c'era questa preoccupazione come mai non se ne è fatto portatore anzichè favorire la vendita e la sua privatizzazione senza garanzie nè per i cittadini, nè per gli utenti, nè per lo Stato, e anche come mai se ne è vantato, quando tutto andava liscio, salvo poi visto com'è andata a finire fare mea culpa? Ancora una volta, a riprova che Bobbio aveva ragione quando diceva che caduti gli steccati della guerra fredda ideologica, Destra e Sinistra non avevano più motivo di esistere, ma c'era "solo" Destra economica/democratica e Destra populista/demagogica divise su tutto ma non sugli affari in particolare sulla privatizzazione dei profitti e la pubblicizzazione dei costi: la prossima tappa sarà la privatizzazione dell'acqua che da bene pubblico diventerà bene di consumo e quindi a parità di servizi, costerà almeno un terso in più di ora e per di più in mano alle multinazionali dell'acqua che porteranno all'estero i profitti: in pieno con la linea "bushiana" dell'ownership society. Si salvi chi può!!Sotto vi riporto un'altro link, quello del Grillo che dice la sua su Telecomhttp://www.beppegrillo.it/2007/03/il_nano_tronche.html