XXI secolo?

Dal Molin: un'esempio di sudditanza


Ad Annozero si è parlato della questione "Dal Molin", erano presenti il comitato che si
batte contro la base e come al solito lo staff di collaboratori di Santoro ci ha messo lo zampino con i servizi. Questa, come altre, è un'altro esempio di come ancora nel nostro paese non esista un rapporto Cittadino/Parlamento/Governo/Istituzioni ma siamo ancora al livello di una concezione di sudditanza fra i "regnicoli" e le elitès che ci gorvernano. Nel programma del cosiddetto "centro-sinistra" erano previste esattamente una serie di cose che puntualmente non sono state attuate in disprezzo del rapporto fiduciario fra elettore ed eletto. Hanno ragione i fior studiosi nel dire che la transizione dalla I° Repubblica alla seconda non è terminato ma non perchè, come molti pensano, non c'è il terreno su cui costruire un nuovo patto con i cittadini, anzi, ma perchè abbiamo la stessa classe, sostanzialmente, politica di prima che è più preoccupata di autoriprodursi nella situazione di privilegio, anche per colpa nostra, nella quale è stata finora (veleggiando al riparo delle intemperie) anzichè avere la forza di ripensare il proprio ruolo e non posso non dare ragione ad una cittadina, facente parte del comitato, che richiamandosi all'appello del Capo dello Stato che esortava noi cittadini a non allontanarci dalla politica ha ribattuto che è la politica ad essersi allontanata da essi. E questa lontananza si sta accentuando sempre di più dato la completa mancanza di visione delle cose nazionali che la classe politica dimostra. La questione Dal Molin è solo la punta dell'iceberg in realtà segnali ce ne sono e non da ora di questo scollamento se è vero che a tutt'oggi oltre il 70% degli italiani dichiara di non fidarsi nè del proprio vicino nè, tantomeno della classe politica in toto: personalmente non mi sento di dargli torto; se, come nostro atavico vizio, ci diciamo non preoccupati se il tal inceneritore viene costruito a 100 km da casa nostra diventiamo delle bestie se lo fanno sotto casa nostra, in una parola soffriamo di quel mal antico chiamato "familismo amorale" sinonimo post-moderno del "me ne frego" di fascistissima memoria, salvo poi lamentarcene se invece ci riguarda personalmente. Si dirà; la situazione è cambiata; ci siamo evoluti; siamo tutti europei; e altre fesserie del genere... in realtà abbiamo solo indossato la pelle della pecora ma soto siamo rimasti i lupi di prima. Ecco perchè non sono meravigliato dell'atteggiamento ambiguo dell'attuale Governo, il quale in linea con quello precedente non ha di fatto che accettare la trasfoemazione del Dal Molin, così come non sono meravigliato se da un lato si dice che in Afghanistan siamo in una missione di "peace-keeping" mentre nella realtà siamo immersi nel "peace- enforcing"; da bravi "italiani brava gente" siamo pronti a correre in soccorso del più forte ma alla condizione che abbiamo l'illusione di dire e contare qualcosa mentre invece non valiamo uno zero nè come peso politico nè come peso socio-economico ma per le elitès va bene così perchè in tal modo possono illudersi di essere parte di qualcosa (mentre invece sono parte solo di loro stesse o poco di più). A me che cada questo Governo non me ne può fregare di meno come ancora meno me ne può importare se ritorna Mr B. dato che dal punto di vista socio-politico la differenza fra loro due (e i "corollari" che gli sono intorno) è la stessa che c'è fra il dritto e il rovescio della medaglia: nessuna!! Ecco perchè non capisco tutto lo psicodramma della caduta del Governo e la paranoia del ritorno di quello prima da parte della sinistra, mentre capisco, in realtà, l'isteria che artatamente è stata sparsa (e se ne sono avuti esempi alti anche qui nella rete blogger con colleghi che dicevano che avrebbero accettato tutto pur di non far ritornare B., tutti tranne me dato che non riconosco a nessuno dei due schieramenti la patente di autenticità democratica, am solo quella dell'espressione di una diversa oligarchia) nel popolo del centro-sinistra. Con questo criterio, (evitare che questo Governo cada) ci ritroveremo fra poco ad accettare una bella revisione della legge 194, oppure del divorzio, per dirne due ma l'elenco è lunghissimo e lo conosciamo tutti, ed io a queste condizioni non ci sto. Hanno ragione, allora, i sondaggi che dimostrano che siamo la democrazia con il peggior rendimento di tutto il mondo oocidentale, il termine tecnico è "outlier (anomalia)" e ne andiamo fieri per giunta........... non siamo maturi per essere civili e non siamo civili per essere democratici, e non siamo democratici per essere in grado di esprimere una classe politica adeguata, infine non siamo nemmeno intelligenti da capire che le "sciabole" (ossia l'elitès che ci governa e che si fa la guerra al proprio interno) stanno usando noi come fodero e sta usando noi per dirimere le loro divergenze. E mentre ci accapigliamo fra sinistroidi e destroidi (come suonano superati questi concetti) altri fanno gli affari alle nostre spalle mentre di riforme vere, a partire da quelle istituzionali, nemmeno l'ombra.