XXI secolo?

Vietati i telefonini a scuola: si cura l'effetto e non la causa


Con provvedimento del Ministro verranno vietati i telefonini accesi nelle scuole. I
ragazzi che saranno sorpresi con i cellulari accesi se lo vdedranno sequestrare e ridare davanti ai genitori; inoltre gli alunni più "turbolenti" potranno avere delle sanzioni disciplinari più incisive rispetto ad ora. Tutto giusto, anzi mi pare pure poco. Una maggiore severità, ma il termine esatto è "AUSTERITA'", sarebbe auspicabile anche se in verità il problema è molto più a monte e mette in discussione il modello di società e di personaggio vincente dato in pasto ai ragazzi. Infatti se oggi i modelli sono: calciatori; ricchi arricchiti in maniera al minimo poco chiara; veline che pur di apparire la darebbero a chiunque; dove conta apparire e non essere; dove con poche foto si ricatta chiunque e si fa pubblicità alla tipa di turno; dove tutti devono essere magri e felici e se si sposano devono assomigliare alla famiglia del mulino bianco, salvo poi separarsi subito dopo ma sempre dichiarandosi assolutamente contrari alle coppie di fatto e ai diritti che sono alla base. In un tale contesto non c'è da meravigliarsi se i ragazzi ne adottano gli stili, così come se c'è, unico paese nel mondo occidentale, un tasso di clientelismo-malaffare-impunità-corruzione altissimo dove grazie ad uno stravolgimento dello Stato di diritto e della certezza della pena e quindi, essendo outlier (anomalie) rispetto ai nostri vicini, è chiaro che i ragazzi ne assumono sia gli atteggimenti che i toni ed è poi difficile spiegargli, come diceva  il Grande Eduardo, "c'è chi può e chi non può...... io può", dato gli esempi che gli vengono dal mondo esterno. C'è anche la famiglia che ha una grossa responsabilità sia chiaro ma si mescola e si diluisce in responsabilità più grandi e gravi e quindi solo corresponsabile nula più. Ben vengano, quindi, i provvedimenti restrittivi ma prima impariamo noi tutti (cittadini, politici, potenti ecc.) l'educazione civica e il civismo poi possiamo pretendere che altri debbano seguirci.