XXI secolo?

Il movimento pacifista batte un colpo


Finalmente il pacifismo, in tutte le capitali, si fa sentite. Manifestazioni si sono tenute
nella capitali di mezzo mondo e anche se è passato tutto sotto silenzio mediatico qualcosa è riuscita ad arrivare ai cittadini. Non sono state certo le manifestazioni di qualche anno fa m ail loro peso lo hanno avuto e la loro presenza è stata testimoniata e se a ciò aggiungiamo anche che, come in Italia dove la sinistra (quasi vera) è tenuta ormai sotto schiaffo per la paura di B., non c'è stato l'intervento dei partiti storici: non ci possiamo lamentare, c'è ancora un movimento, al di là dei partiti, nella società e c'è ancora chi ha voglia di esprimere liberamente il prorio pensiero e far sentire la propria voce. Nel come è congengnato il sistema di controllo delle comunicazioni è già un'enorme passo avanti e rappresenta una vittoria del movimento. Che i Governi, e le elitès, siano sordi (come in Italia dove abbiamo una maggioranza di centro - sinistra, boh) che non ascolta nemmeno chi lo ha votato pur di non rompere (e fosse la volta buona) con l'imperatore e in nome della solidarietà trans (ahia brutta parola)atlantica e chissà cos'altro tiene fermi i nostri ragazzi ina una guerra non nostra di occupazione e aggressione, anche se la mia maggiore preoccupazione (come ho scritto in post precedenti) è soprattutto volta al fatto che quelle popolazioni NON SONO MAI STATE SCONFITTE in passato d achiunque le abia attaccati...MAI, e particolarmente in irak la morte è diventata una compagna quotidiana, ormai.E mentre ci sono manifestazioni sia il pantano irakeno che l'Afghanistan sono sempre di più la dimostrazione che l'avventurismo non paga e che si potevano, magari, ottenere gli stessi risultati (o anche meglio) senza sparare un colpo: ma si sa c'è chi crede che il mndo è ancora piatto e chi invece no. Purtroppo al Governo appartengono alla prima specie