XXI secolo?

Oggi è il 4° anniversario della "liberazione" irakena


Il 20 marzo di quattro anni fa l'Irak veniva liberato da tutto: dalla dittatura (e
giustamente), dall'oppressione, ecc. Un primo bilancio è sconfortante. La situazione è pessima. Decine, forse centinaia, di migliaia di morti irakeni; 3400 morti americani dopo la fine della guerra; economia in sfacelo; il quadro politico idem; il paese diviso in tre di fatto e pronto a cadere (presenza americana e occidentale o meno è ormai indifferente) in una guerra civile disastrosa; armi di distruzione di massa "introvabili"; i terroristi che spadroneggiano dovunque e le forze irakene impotenti e infiltrate che rispondono più ai capi tribù che al Governo centrale; a livello di scacchiere mediorientale è ormai acclarato che senza il contrappeso irakeno Siria e Iran non hanno, ormai, rivali e possono tranquillamente determinare gli equilibri politici della Regione. Se, come tutto ormai, si dovesse fare un'analisi costi/benefici non si può non concludere che l'avventura irakena (a parte la facile e ormai fuori luogo pubblicità sulla democrazia e la libertà ecc.) è un vero disastro per gli USA in particolare e per l'Occidente in generale. Ormai sia lì, che negli altri scenari d'intervento, è sulla difensiva senza possibilità nemmeno di andarsene senza dover ammettere la sconfitta (che comunque è nelle cose ormai). Sì l'ideologismo (per essere buoni, ma se vogliamo essere un tantino più chiari, possiamo tranquillamente parlare di imperialismo) alla base dell'intervento come copertura dell'affarismo e dell'obiettivo di medio lungo periodo del controllo delle risorse dell'Asia centrale (importantissime visto la scarsità il ridursi delle stesse in altre aree), così come il mettere il fiato sul collo delle potenze cinese e russa, sono miseramente falliti. I miliardi di dolalri spesi non sono serviti nè è servita la propaganda dato che sia lì che in Occidente le popolazioni sono, passato il fumus propagandistico, ormai nettamernte contrari alla presenza occidentale e i terroristi trovano sempre maggiori seguaci finchè i "nostri" saranno lì. Da paese mediamente ricco (per gli standard della regione) questo paese è passato nel 4° mondo ora: non c'è più niente: tutto distrutto!! E gli obiettivi iniziali? Tutti falliti. Se mai volevamo crearci un nemico ce l'abbiamo, finalmente ci siamo riusciti. La guerra fredda può riprendere il suo normale corso interrotto per poco tempo: e possiamo dire che le prospettive di un mondo dove l'imperativo era la tolleranza e l'accoglienza sono anch'esse fallite; il solco creato dalla nostra politica aggressiva ha trovato dall'altra parte una corripondenza quasi sorprendente e chi invece da un lato e dall'altro aspirava alla pace è stato schiacciato. Questo anniversario dovrebbe farci riflettere: ma alla Befana non credo più..... ormai