XXI secolo?

Liberati i soldati inglesi: polemiche a gò gò


Dopo la liberazione dei soldati inglesi partono le polemiche da parte della stampa
occidentale, inglese in particolare, su chi ne esce malconcio e sulla questione trattative. Che fossero a cavallo delle acque territoriali iraniane è quasi dato per scontato e soprattutto che fossero lì per intelligence e non solo per il controllo delle navi anche questo sembra scontato. Ma il punto è un'altro. Hanno polemizzato con l'Italia per la trattativa (per quanto possbile in questi casi) trasparente che ha portato alla liberazione di Mastrogiacomo (a proposito cosa sta facendo il "sinistrissimo" Governo italiano per liberare anche gli altri due ostaggi uno delle segrete di Karzai e l'altro dei talebani e non so dire chi dei due sta peggio) grazie all'opera di Gino Strada fondatore di Emergency; eppoi cosa veniamo a sapere? Che i soldati inglesi sono stati liberati solo dopo la liberazione del secondo Segretario dell'Ambasciata iraniana a Baghdad (ARRESTATO CON UNA CERTA VIOLENZA, INSIEME AD ALTRI DIPLOMATICI IRANIANI, IRREGOLARMENTE IN VIOLAZIONE DEGLI ACCORDI INTERNAZIONALI SULLA EXTRATERRITORIALITA' DELLE AMBASCIATE DALLE TRUPPE AMERICANE CHE HANNO FATTO IRRUZIONE NELL'AMBASCIATA): non c'è che dire una "grande fermezza" hanno dimostrato in questo caso, no? Il Governo italiano è stato subissato di critiche da altri paesi, quelle interne molto interessate non le cito nemmeno, per aver trattato con il "nemico": con quello inglese tutti zitti!!  Mi chiedo come mai. C'è chi è abilitato a trattare e chi no? O c'è chi, nonostante tutto, gode del favore dell'imperatore e chi invece, come noi, no perchè non accondiscendiamo "ai suoi capricci"? I soliti due pesi e due misure non vanno bene, anzi non esistono patenti di affidabilità da dare: qualunque Governo deve trattare se un suo cittadino, per lavoro o volontariato, viene rapito è questo che distingue dal nemico nient'altro. Gli inglesi non si sono dimostrati da meno di noi ed anzi negano, e continueranno a negare, di aver portato avanti trattative con gli iraniani e questo lo trovo futile e provinciale non da chi si ritiene portatore di verità e democrazia agli incolti e si propone da esempio (ergendosi a critico di chi, come noi, ha invece mollato) per gli altri. E' giusto che i giornali inglesi, più liberi dei nostri,  si pongano delle domande su come e quali sono stati gli esiti delle trattative dello scambio (che è avvenuto non ci sono dubbi), così come è logico che quelli arabi pongano l'accento sull'esito positivo favorito dalla scaltrezza mediatica iraniana nell'uso dei militari e sulla capacità di usare i media per ottenere chi li interessava (il diplomatico); lo scendere a patti con il diavolo per liberare non cittadini, come nel nostro caso, ma militari in missione è stata la prova che non esistono idee assolute in tema di rapporti fra paesi estranei ed in guerra "fredda" (e si spera che rimanga tale, si sa che quando si è alla frutta i colpi di testa ci sono sempre): è proprio vero, aveva ragione Chi, circa duemila anni fa con grande lungimiranza sulla natura umana, disse "Chi è senza peccato scagli la prima pietra".