XXI secolo?

Il Gen. Petraeus al Congresso: avanti così..................


Come già accennato nel post 894 di questo blog il day after dell'intervento del Generale non ha portato nell'impressione degli osservatori grandi cambiamenti nella strategia della Casa Bianca in Iraq: è vero l'exit strategy Il Comandante in Capo se la sta trovando da solo dato che gli arruolamenti sono in netta diminuzione quando essi saranno finiti non ci saranno più soldati da andarvi. C'è stato anche il contentino per i Democratici quando ha detto che si saranno rientri di soldati (limitatissimi) e che le cose stanno mlogiorando. In realtà non è proprio così. Anzi i soldati americani muoiono, purtroppo, come le mosche e lo stillicidio è quotidiano; mentre i civili vedono molte più copiose perdite. Il controllo del territorio si limita a poche regioni mentre l'intero paese è nel caos e non si riesce a capire il nesso dell'azione americana e il suo raccordo con le autorità fantoccio da loro essi stessi messe lì (e che ora criticano aspramente ma credo che, come tutti sappiamo, un governo di tal fatta non ha vita lunga se non ci sono baionette straniere a sorreggerlo) che dovrebbe portare la democrazia anzichè fame morte e carestia. L'unica vera novità è quella, ormai acclarata, che gli USA stanno solo aspettando il momento buono per radere al suolo l'Iran e farne un secondo Iraq: è chiaro e lampante come il sole innescando quella miccia che davvero nessuno riuscurebbe più a spegnere. La cos in sè non sarebbe una gran notizia se non fosse per il fatto che in Iraq hanno scoperto dei pozzi petroliferi che porterebbero questo paese a mettersi (semmai vi riuscirà a tornare ad una parvenza di pace) alla pari con il magiore produtore al mondo di petrolio ossia l'Arabia Saudita: è questo quello che spinge il "petroliere" Bush a ordinare al Presidente Bush di rimanere lì costi quello che costi?