XXI secolo?

Il Detonatore


Chi ha vissuto il V-Day ha testimoniato la volontà di cambiare qualcosa nel rapporto fra la oligarchia politica che oggi governa (nel mucchio selvaggio che rappresenta e nell'area di affari che le gira intormo e ci vive non negli schieramenti che possono essere votati o meno) e i cittadini esprimendo esigenze e malesseri: di svecchiare innazitutto  il politicume. Chi ieri, ma anche oggi su la7 a omnibus, ha sentito Primopiano dopo il tg3 ha capito che il Grillo nazionale, dopo telecom e parmalat, ha indovinato e centrato il suo obiettivo: dare la scossa alla società e mostrare che il paese ha ancora la forza di alzarsi e camminare ma soprattutto di sapere dove andare e in che modo. Nonostante i tentativi poco "eleganti" della classe politica di o minimizzare o categorizzare sotto la voce "qualunquismo e antipolitica" per ridurne l'impatto del V-Day se n'è discusso e se ne discuterà ancora perchè è tempo che i cittadini riprendano l'abitudine di occuparsi del loro destino che invece finora hanno messo in mano a terzi (i quali non hanno saputo evidentemente gestire nella maniera in cui  ci si aspettava) anche se si dirà che i politici sono lì apposta: verissimo, ma sono lì perchè ce li mettiamo noi e non per grazia ricevuta dall'alto e quindi, prima di cercare l'appoggio di questa o quella lobby. dovrebbero preoccuparsi di ricevere il consenso poplare). Invece con la morte dei partiti di massa, com'erano storicamente determinati nel '900, la distanza si è via via accentuata (e non è un fenomeno solo italiano ma qui e negli USA è molto più accentuato) e sono lontani anni luce dai cittadini e dalle loro esigenze: tant'è che, sprezzantemente si parla, a proprosito della politica, di "reality". Si è mosso stavolta il paese reale e nella parte che segue la politica, quindi più attenta ai significati e alle conseguente dell'azione politica e ciò significa che la misura è colma. Se anche Grillo, e non credo, dovesse organizzarsi in partitino allora davvero saremmo al qualunquismo dato che la società reale non avrebbe più voci: questo è il punto. C'è una bella fetta di cittadini di questo paese che non hanno rappresentanza politica (sono soprattutto dell'area di sinsitra ma non solo e, socialmente parlando, giovani) o è questo che si vuole? Forse che la politica è maggiormente abituata al qualunquismo che alla società in movimento e viva, e che interloquisce con essa, che la pungola e gli dà stimoli per aggiornare la linea sulla base di chi gli da i voti, vedendovi "un" pericolo (dovrebbero andare a casa una bella fetta di parlamentari in pratica 1 su 3) lo attacca, ridimensionandolo a semplice espressione "qualunquista e/o antipolitica" di una minoranza rumorosa?  Dalle prime reazioni la dietrologia la fa da padrona: Cosa c'è sotto? Chi c'è dietro? Cosa vuole? Quanto vale in termini elettorali? Lo si può fermare o oscurare? Non molto esaltante direi. E il tutto senza capire che: questi sommovimenti non sono nè antipolitici nè qualunquisti ma "impolitici (chi ha letto Beck capisce cosa s'intende per impolitici)" e, quindi, "sotto" ci sono le persone reali, che lavorano e pagano le tasse; oppure ci sono giovani, che vorrebbero un lavoro sicuro e non essere precari a vita; oppure ancora ci sono persone che sono stufe delle promesse di futuri migliori, semprechè il "DIO" mercato lo permetta. Ci sono persone truffate da questa o quella banca o finanziaria, questa o quella emissione di bond dell'ex tale azienda di Stato e così via: è il paese reale,  preso in giro troppe volte e che nel non voler delegare più nessuno che non segua le proprie indicazioni sembra soprattutto non voler più firmare cambiali in bianco al Capo o capetto di turno; ma che ha le proprie idee sul come e chi deve governare e si riserva di criticare nel quotidiano chi ha comportamenti scorretti e non rispetta il mandato ricevuto: in pratica chi non rispetta l'elettore. Questo movimento è trasversale e non verticale innanzitutto, ma è anche generazionale; ed ha una cosa che lo contraddistingue rispetto agli altri che lo hanno preceduto: sa usare pc e nuovi media. I blog ne sono l'espressione prima ma in generale i new media con esso si stanno facendo spazio e audience e c'è da scommetterci che la mannaia calerà su di essi: magari dopo una campagna della stampa di parte che ne metterà in luce gli aspetti negativi e nasconderà la democraticità e la orizzontalità.