XXI secolo?

la UE: prezzi cresciuti troppo. Controllarli ma non ridurre le tasse


Certo che s questo Governo non ne va una bene. Con l'autunno che gli aspetta ci si mette anche la UE con l'allarme sui prezzi che, a suo parere (e anche l'ISTAT è d'accordo, quindi non c'è motivo di dubitarne), sono cresciuti troppo: in particolare i generi alimentari. Poi se a questi aggiungiamo la speculazione che porta il prezzo del greggio a 80$ non c'è molto da stare allegri. Ora la questione è: questo Governo cosa potrà fare e cosa vorra fare? Innazitutto il controllo dei prezzi (in regime di concorrenza anche se fittizia com'è in Italia in quanto i prezzi sono decisi dai vari componenti la filiera esclusi, probabilmente, i produttori che più volte hanno segnalato che i prezzi del grano sono fermi da 10 anni) è pressochè impossibile: ci vorrebbe un'amministrazione forte e funzionante che permettesse, come avvenne in Francia qualche anno fa di consentire all'allora Governo di quel paese di dire agli speculatori "o vi calmierate o introduciamo una calmierazione per legge (la minaccia sortì l'effetto voluto)", di porre un freno magari da un lato manovrando l'IVA e dall'altro spingendo la filiera fino al consumatore alla calmierazione volontaria (si chiama moral suasion ma in realtà si stringono i controlli su essa guardando anche il peluzzo) il che consentirebbe forse, se questo Governo ne avesse l'autorità di farli frenare nella loro corsa. Cosa potrà fare, dato che il freno viene proprio dai veti contrapposti delle froze politiche che compongono la sua maggioranza? Ben poco: qualche sconticino sulle tasse; il tesoretto (versione II°) redistribuito a pioggia nella speranza che qualche euro arrivi fino ai cittadini; e poc'altro. Ma la UE va oltre: oltre a segnalare la corsa dei prezzi (e quindi dell'inflazione) segnala che (visto che le cose vanno bene sempre a suo dire) è il momento di risanare i conti sfruttando gli ultimi scampoli dela ripresa mondiale (dato che la bolla della case ed ei mutui facili è scoppiata e sta facendo ovunque sentire gli effetti tanto che si parla di recessione prossima): ma come si risanano i conti se prima non si riesce a frenare l'inflazione? A prima vista potrebbe sembrare una contraddizione quelal dei burocrati dellaUE, ma non lo è purtroppo. Chiusi nella torre d'avorio di Bruxelles e con sotto gli occhi solo i conti e le statistiche essi pensano come il ragioniere che deve gestire la fabbrichetta di papi: tagliare; rimandare; risanare in una parola: prima salvare profitti ed investimenti poi si guardano i danni che questi interventi fanno. Non c'è che dire questa UE ci somiglia sempre di più.