XXI secolo?

Mons. Bagnasco: L'Italia è confusa


Una volta tanto ha ragione Mons. Bagnasco: in Italia si è perso sempre di più  l'etica ed il vincolo solidale che permette ad una società di andare avanti senza, nei limiti del possibile ovviamente, che nessuno resti indietro. E chi dice che non è vero: anzi siamo un paese egoista e contraddittorio folle anche nelle cose formali e scontate a tal punto che sono gli evasori a protestare "per il livello troppo elevato delle tasse (poverini non ce la fanno a tirare avanti)" e non chi le tasse le paga davvero. Siamo così egoisti che, tranne chi lavora come dipendente, ci si è organizzati in corporazioni che spingono per ottenere prebende e coperture politiche (addirittura nel nordest Veltroni è stato applaudito perchè ha detto quello che volevano sentirsi dire) e guai se non lo ottengono: succede il finimondo al di là anche del normale gioco delle regole democratiche che imporrebbero il fatto che una minoranza non può opprimere una maggioranza. Mi chiedo ma quando questa politica era agli albori, ossia quando i nostri politici, fra i quli molti di essi sono cattolici, cominciarono a parlare di "liberalizzare" la società (liberalizzando "gli spiriti animali" del capitalismo) dov'era la Chiesa e dov'erano le grandi tematiche che oggi sembreano così importanti? Oh si certo già allora faceva appelli, discorsi, iniziative, ecc. ma tutto finiva lì perchè in fin dei conti tornava comodo a tutti e tutti prendevano parte al grande banchetto dei soldi pubblici: non venivano smossi gli oceani di militanti (come invece è avvenuto per i referendum falliti sulla legge 40)? Mica c'erano stati iniziative forti come quella che è partita contro l'eutanasia arivando al punto di negare i funerali catolici a Welby (e magari non negandoli a mafiosi e altro)? Mica ci si lamentava della secolarizzazione di questo e quello? Mica c'erano i diktat e i "suggerimenti/ordini" ai cittadini? Mica si mirava a distruggere il liberalismo e di conseguenza i principi di laicità per costruirsi uno stato temporale dove però le apparenze sono salvate da persone che n fanno le veci ma prendono ordini da altri? E dov'era la Chiesa quando questa "politica" aveva cominciato a dare i suoi frutti "marci"? A preparare campagne contro l'aborto? Si non si vuole uno Stato etico: giustissimo! Ma non si vuole nemmeno che lo Stato si emancipi troppo vero? Nel frattempo caro Stato ti tengo sotto scacco nei quali avresti dovuto essere aiutato e la chiesa avrebbe potuto (e dovuto) dare un contributo disinteressato se ne è ben guardata dal darlo; anzi in caso di taglio a qualche "concessione concoradataria" si fa capire che si potrebbero chiudere le opere sociali lasciando la macchina pubblica in panne con le migliaia di persone che anche obtorto collo ne usufruiscono stritolate dal sistema di cui la stessa chiesa ne è parte: il liberismo. Distruggere il liberalismo usandone però i mezzi e i sistemi (soprattutto economici) potrebbe andare anche bene se si avesse un sitema alternativo nuovo da proporre non la solita cosa della terra valle di lacrime e la speranza di un qualche aldilà improbabile.
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