XXI secolo?

Liberati i due militari italiani rapiti in Afghanistan


I due militari italiani che sono stati rapiti nella zona, pur di nostra competenza, dell'Afghanistan vicino al confine con l'Iran sono stati liberati con un blitz dell'ISAF ed uno di essi è ferito in modo grave, innazitutto la domanda che mi pongo è: se è vero, come si dice, che fossero dei servizi segreti che ci facevano lì? Quella zona non è sotto l'influenza talebana no, anzi in quella zona ci sono bande di trafficanti di droga che ivi la contrabbandano nei paesi vicini; quindi una zona estremamente pericolosa e grigia di quel paese. Innanzitutto voglio mettere in chiaro che spero vivamente che i miei due connazionali stiano bene, guariscano in fretta e possano tornare a casa dalle loro famiglie incolumi, ma detto questo come l'Irak anche l'Afghanistan è un posto ormai estremamente pericoloso dove la vita vale poco e dove una guerra, pur se non dichiarata, è in corso e senza esclusione di colpi per giunta. E dove gli interessi occidentali vengono serviti in molti modi anche con le cosiddette zone grige (si vocifera infatti che proprio nelle zone al confine iraniano le special forces americano mettano in atto quelle tattiche per indebolire l'Iran e compiere azioni di spionaggio per il futuro attacco a quel paese). Gli occidentali erano presenti sotto due bandiere in quel paese: uno era "Enduring freedom" (l'avventura del Capo americano che vuole cambiare il mondo e arricchire le società americane con profitti di guerra e sfruttamento delle risorse dell'Asia centrale un'esempio per tutti la pipeline che da quella zona dovrebbe giungere fino al Golfo persico bypassando i gasdotti russi e togliendo risorse al gigante cinese) l'altra è quella ONU nella quale è poi confluita la prima e che si svolge nel paese (con gli americani che fanno il ruolo del jolly ossia fanno come gli pare mettendo a rischio i loro stessi alleati) per riportare la sicurezza lì dove da almeno 30 anni non c'è. L'attuale Governo nelle varie pieghe del "mitico" programma con il quale si è proposto ai cittadini quand'era ancora opposizione aveva fatto capire che avrebbe elaborato una exit strategy per uscirne: in Irak è accaduto anche se con qualche mal di pancia; in Afghanistan 8per non far risentire l'amico americano) no, anzi solo a parlarne si levano voci ed urla che vanno in senso contrario: evidentemente conta di più l'appoggio degli USA che la incolumità dei propri soldati (il tutto sempre nell'ottica del pensiero forte degli USA che sostiene "noi vi diciamo cosa mangiare e voi passate poi a pulire i piatti e fare il resto delle faccende". Cari concittadini noi siamo lì conto terzi ricordiamocelo quando alla ormai prossime elezioni ci chiameranno votare!!   
reactions