XXI secolo?

Le nostre 2 "P": Politica e Povertà


Mentre la politica si contorce nel suo perenne gioco al massacro che mira a sostituire un razza padrona con un padrone di razza e viceversa, l'Italia quella reale, invece è sempre più in difficoltà. L'Istat, pubblicando una indagine del 2005, fotografa una realtà sconcertante, il 50% delle famiglie italiane vive con un reddito mensile inferiore ai 1900 € al mese: e questa è una media. Infatti se si valutano i dati scorporandoli per area geografica e forbice fra ricchi e poveri allora la realtà é ancora più sconcertante visto siamo, per ora, ai livelli dei Paesi dell'Europa dell'Est mentre per l'America Latina pre-rapina e crollo ci stiamo seriamente organizzando. Insomma ci stiamo avvicinando più ad una situazione di miseria che all'Europa civile cui, invece, dovremmo appartenere. Non sto qui a fare la conta e la disamina dei dati he potete trovare QUI (<---). Quello che mi preme invece dire e che ancora una volta ci troviamo di fronte ad una schizofrenia tutta nostrana: il piano diverso fra il ceto politico da un lato e al società reale dall'altro e, ancora una volta, confermato non solo dalle poche voci che si ergono a testimonianza dell'outlier tutta italiana ma dai dati di una fonte ufficiale come l'Istat, pubblica, che di tutto può essere tacciata tranne che di esporre dati per fini politici. Si parla da più parti di disaffezione alla poltica e alle vicende dei suoi reality; come anche si criticano i media per essere unicamente unidirezionali dall'alto della elitè verso il basso del mondo reale ecc. In realtà invece le persone con cui dovremmo prendercela siamo proprio noi: i cittadini di questa sfigatissimo Stato. Ci atteniamo pedestremente alle indicazioni dei sacerdoti dell'economia e ci beviamo le montagne di dati che ci propinano fino a rintontirci, ma mai ci ricordiamo che tutta la struttura si tiene grazie a noi: a chi lavora e non grazie alla elitè che dei soldi propri ne fa fondi esteri, spesso, in nero e con i nostri (le tasse) ci gioca a Monopoli!