Ricordate il brano onda su onda di Bruno Lauzi? Bene ora lo parafrasiamo aggiungendo una "r" e diventa ronda contro ronda...... Bè; perchè? direte che c'azzecca? Ieri a Massa, nella marina di Massa, è avvenuto proprio questo: due ronde se le sono date di santa ragione. Una della sinistra radicale, ma proprio radicale, promossa dall'Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) e una di destra di risposta la ronda di destra delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza) - che strano vero? una "esse" in più - si sono "incontrate" e se le sono date. Se volete soddisfare la vostra curiosità potete leggere le news qui e qui naturalmente ma a me interessa il punto focale invece, ossia la questione sicurezza e ronde, perchè come già detto da più parti e su questo blog stesso, e tutto quello che gira intorno a tale questione. Era uno dei punti di forza del programma leghista, per rispondere alle esigenze dei propri elettori, di dare un segnale di presenza sul territorio e dimostrare la propria presa sul Governo: e infatti è diventata legge dello Stato. Naturalmente sono vietate le ronde di "parte" ma, come si vede dall'episodio in questione, è facile aggirare le leggi con associazioni di facciata di cui non si controlla l'appartenenza politica. Il punto focale è la sicurezza naturalmente e la capacità dello Stato di assicurarla che al momento, visti i tagli al settore e la sua stessa progressiva privatizzazione, è almeno problematica. Quindi che si fa? Ecco che nasce l'idea che ognuno si fa la propria milizia e si gestisce una fetta di territorio: non è così al momento ma nulla vieta che possa accadere in futuro, un bel salto nel passato medievale e una bella fuga in avanti nella sempre maggiore separatezza dell'Italia lanciata ufficialmente verso il federalismo in realtà verso una premessa di secessione e sua suddivisione in spezzoni e forse in marchesati ecc. in salsa XXI secolo. E' una tecnica molto promettente quella di ingenerare confusione nelle persone e spingerle a chiedere maggior sicurezza evidenziando, grazie a media compiacenti e a volte collusi, gli accadimenti di cronaca nera che giornamente accadono in questo paese: omicidi, ferimenti, rapine, ecc. e meglio se commessi da extracomunitari. Dicevo: è una tecnica che funziona ma a volte può creare radicalismi e ingenerare mostri anche al di là delle stesse intenzioni di chi le propone e, quindi, creare spirali di violenza irrazionale cui seguono altri allarmismi e altra violenza cui lo Stato, che pur se spezzettato e diviso, risponde con maggior restrizione della libertà e così via in una spirale che porta alla perdita di quella libertà cui oggi tutti fanno riferimento a parole e solo a parole. Credo che di questi fatti ne ridiscuteremo ancora nei prossimi anni ..... se ce le faranno ancora discutere.
ronda contro ronda.........
Ricordate il brano onda su onda di Bruno Lauzi? Bene ora lo parafrasiamo aggiungendo una "r" e diventa ronda contro ronda...... Bè; perchè? direte che c'azzecca? Ieri a Massa, nella marina di Massa, è avvenuto proprio questo: due ronde se le sono date di santa ragione. Una della sinistra radicale, ma proprio radicale, promossa dall'Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) e una di destra di risposta la ronda di destra delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza) - che strano vero? una "esse" in più - si sono "incontrate" e se le sono date. Se volete soddisfare la vostra curiosità potete leggere le news qui e qui naturalmente ma a me interessa il punto focale invece, ossia la questione sicurezza e ronde, perchè come già detto da più parti e su questo blog stesso, e tutto quello che gira intorno a tale questione. Era uno dei punti di forza del programma leghista, per rispondere alle esigenze dei propri elettori, di dare un segnale di presenza sul territorio e dimostrare la propria presa sul Governo: e infatti è diventata legge dello Stato. Naturalmente sono vietate le ronde di "parte" ma, come si vede dall'episodio in questione, è facile aggirare le leggi con associazioni di facciata di cui non si controlla l'appartenenza politica. Il punto focale è la sicurezza naturalmente e la capacità dello Stato di assicurarla che al momento, visti i tagli al settore e la sua stessa progressiva privatizzazione, è almeno problematica. Quindi che si fa? Ecco che nasce l'idea che ognuno si fa la propria milizia e si gestisce una fetta di territorio: non è così al momento ma nulla vieta che possa accadere in futuro, un bel salto nel passato medievale e una bella fuga in avanti nella sempre maggiore separatezza dell'Italia lanciata ufficialmente verso il federalismo in realtà verso una premessa di secessione e sua suddivisione in spezzoni e forse in marchesati ecc. in salsa XXI secolo. E' una tecnica molto promettente quella di ingenerare confusione nelle persone e spingerle a chiedere maggior sicurezza evidenziando, grazie a media compiacenti e a volte collusi, gli accadimenti di cronaca nera che giornamente accadono in questo paese: omicidi, ferimenti, rapine, ecc. e meglio se commessi da extracomunitari. Dicevo: è una tecnica che funziona ma a volte può creare radicalismi e ingenerare mostri anche al di là delle stesse intenzioni di chi le propone e, quindi, creare spirali di violenza irrazionale cui seguono altri allarmismi e altra violenza cui lo Stato, che pur se spezzettato e diviso, risponde con maggior restrizione della libertà e così via in una spirale che porta alla perdita di quella libertà cui oggi tutti fanno riferimento a parole e solo a parole. Credo che di questi fatti ne ridiscuteremo ancora nei prossimi anni ..... se ce le faranno ancora discutere.