Cieche speranze

Pioggia


Sono steso sul divano, occhi chiusi, profumo di casa pulita e di ammorbidente. La lavatrice ronza e culla la mia mente. Fuori fa pioggia. Mi tappo le orecchie e immagino di stare nel liquido amniotico, come quando da bambino nella vasca da bagno immergevo la testa sott'acqua per sentire  voci e suoni ovattati o i colpi secchi delle tubature. Scorro la mia vita come un diario: sbuffi, lacrime, sorrisi.. e pace.   Ritorno alla mia vita e mi viene in mente Sisifo che torna al suo macigno. Nella lenta discesa contempla una serie di azioni spesso senza legami, identici, che sono diventati il suo e il mio destino. Il masso rotola ancora, tutto si ripete ma sono ancora in cammino come una formica col suo greve fardello. La lotta verso la cima basta a riempirmi il cuore.