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condominio completamente autonomo


Asti: condominio completamente autonomo
Gli impianti sfruttano l’energia geotermica del suolo. Il calore prodotto è utilizzato per riscaldare d’inverno e raffrescare in estate. Neppure il gas serve: per cucinare si utilizzano piani cottura a induzione «I vantaggi ecologici delle fonti energetiche rinnovabili applicate all’edilizia – spiega Nicola De Ruggiero, assessore regionale all’Ambiente – si accompagnano anche a notevoli risparmi economici sulle bollette di luce e gas. E hanno un impatto nullo sull’ambiente». Chi non vorrebbe una casa totalmente autosufficiente in fatto di consumi energetici? L’idea non è futuristica, dal momento che le tecnologie esistono da tempo. Nonostante ciò, la diffusione di fonti rinnovabili è ancora molto limitata. La causa, probabilmente, dipende dai costi aggiuntivi degli impianti, in fase di costruzione, anche se, nel giro di pochi anni, «i conti tornano». L’occasione era quella dell’inaugurazione di un condominio (composto da due palazzine) ad Asti, fra via Malta e via Fiume (zona corso Volta), dove sono state utilizzate fonti geotermiche e fotovoltaiche per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Il progetto è stato oggetto di un finanziamento da parte della Regione Piemonte, che ha coperto parte dei costi di realizzazione degli impianti (in pratica, la Regione ha pagato 100 mila dei 500 mila euro dei costi aggiuntivi degli impianti termici).«Il contributo regionale – ha spiegato l’assessore De Ruggiero – ha voluto premiare la volontà di proporre tecnologie ormai consolidate, a impatto nullo sull’ambiente, ma purtroppo ancora poco utilizzate».La struttura ecologica è dotata di impianti che sfruttano l’energia termica del suolo, grazie a un sistema di 24 sonde poste a 100 metri di profondità nel terreno. Un sistema di pompe di calore è in grado di sfruttare la temperatura costante del suolo a queste profondità (17 gradi), portando l’acqua degli impianti alle temperature necessarie per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria. Il calore prodotto dalle pompe di calore, infatti, viene distribuito negli appartamenti tramite un sistema a pavimento a bassa temperatura (35 gradi). Lo stesso sistema è utilizzato anche in estate per raffrescare gli appartamenti, dissipando nel terreno il calore in eccesso. Al sistema geotermico è associato anche un impianto di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da irraggiamento solare, realizzato sfruttando i contributi del «Conto energia».«Se si considera che i costi degli impianti vanno suddivisi su 40 alloggi delle due palazzine realizzate – spiega Gianmarco Cagnazzo, della ditta Chibro – si capisce che ciascun proprietario affronterà un costo di impianti di circa 10 mila euro, che riuscirà a ripagarsi nel giro di un paio di anni, risparmiando sulle bollette energetiche». Le palazzine, infatti, non necessitano neppure di un allacciamento alla rete del gas, dal momento che anche per cucinare si utilizzano piani di cottura a induzione. Il progetto dei due immobili è dell’«Immobiliare Molino» di Asti, mentre gli impianti sono stati realizzati da una collaborazione fra le ditte Chibro di Como (che ha fornito le tecnologie geotermiche) e Gianuzzi di Asti, che ne ha curato l’installazione. L’impianto è invece stato progettato dallo studio Progeco di Asti.Fonte: Eco dalle Città– da La Stampa del 10.07.2009 Claudia Canegallo