il mio mondo...

Riflessioni post natalizie


  
Qualche giorno fa mi è capitato di rivedere “Il diario di Bridget  Jones” ed il suo seguito… Due films carini, ideali per passare un noioso pomeriggio di un giorno di festa… Ma più guardavo, più prendeva corpo un pensiero… Nell’immaginario di tutti noi, la sig.na Jones, è una zitella sfigata, non troppo carina, con problemi di peso, mancanza di carattere, poco scaltra e con poca fiducia in se stessa… o almeno questo è quanto parecchi di noi pensano… In realtà esaminando la suddetta, ne esce tutta un’altra figura… La donna che si presenta è tutt’altro che sfigata… Analizziamola meglio: E una donna sulla trentinaBeve, fuma e si diverte con la sua cricca di amiciNon si fa problemi nell’indossare una minigonna vertiginosa ed una magliettina che ben poco lascia all’immaginazioneCopula allegramente a destra ed a manca (vedi quei due gnoccoloni di Hugh Grant e Colin Firth)Totale assenza d’imbarazzo nel mostrare i suoi famosi mutandoni (che in realtà dovrebbero appiattire una pancia che mi pare piatta di per sé)Ora io mi domando… ma gli sceneggiatori dei due films, si sono mai domandati come sono veramente le zitelle sfigate nella vita reale???Bene, facciamo il punto della situazione con un prototipo reale della zitella sfigata (leggere anche “come dovrebbe essere la vera Bridget Jones”, n.d.r.):Ha dai 30 ai 45 anniVive con i genitoriIn caso abbia un lavoro decente che le permette di pagare le spese di vitto ed alloggio, vive sola, in un appartamentino che, viste le dimensioni, potrebbe tranquillamente aprire con una chiavetta delle vecchie confezioni di SimmenthalHa problemi di sovrappeso, una pancia decisamente non piatta, cosce che nemmeno Maradona dopo mesi di allenamento, un seno che se non è paragonabile alle orecchie di un cocker è solo perché sembra quelle di un chihuahuaProblemi di acne clamorosamente tardiva, alitosi persistente, piedi piatti, alluce valgo e cipolle varieUna colonia di molluschi sulla zona ascellare che non riesce a sfrattare nemmeno con 27 docce giornalierePerennemente in lotta con il sebo che abbonda sulla sua testa, con capelli che sembrano usciti da una confezione di olio Carli, unti, spenti, sfibrati, con quadruple punte e totalmente incapaci di tenere una messa in piega anche se fatta da Jean Luis David in personaDifficoltà nel rapportarsi con l’altro sesso (causa punti 4/5/6/7)Assoluta diffidenza ed estremo imbarazzo nel mostrarsi, nei momenti intimi, agli occhi dell’uomo (probabilmente in astinenza da mesi) che riesce a raggiungere con lei quel grado d’intimità che potrà portarla ad un frustrato orgasmo… forse…Va in depressione ogni volta che vede films melensi nei quali la bruttarella del gruppo viene magicamente trasformata nella strafiga della situazione (e grazie alla cippa, quando hai una 40, un po’ di trucco e di parrucco fanno miracoli, ma prova con una taglia sopra la 48… hai voglia a ristrutturare!!!)È perennemente insoddisfatta, insicura, incerta sul da farsi, convinta che ogni decisione che potrà prendere sarà un disastro totale e porterà devastanti conseguenzeÈ sempre sulla difensiva, difficilmente mostra quello che veramente prova per paura di essere ferita, avvolgendosi di un persistente alone di antipatia, in modo da allontanare le persone che per un qualsiasi motivo potrebbero far vacillare il suo già precario equilibrio psicologicoTotale mancanza di autostima, incapacità di vedere quelle cose (poche o tante che siano) positive che ci sono in leiNon accettazione di complimenti vari, sempre a causa del punto 13, convinta che ogni apprezzamento nei suoi confronti sia volto ad un secondo fine, che difficilmente implica il sesso, convinta anche di non essere minimamente appetibile (anche se ben conscia della multipla presenza di morti di organo genitale femminile che serpeggiano tra la popolazione maschile)Inesistente resistenza alle bevande con un tasso alcolico superiore a quello della camomilla Bonomelli; al contrario, ha un ottimo feeling con gelato, cioccolato, patatine ed ogni cibo nel quale si rifugia a seguito di delusioni varieSaltuari episodi di flatulenza, stipsi, colite, lombo sciatalgia, cervicale, sinusite, tendinite, rush cutaneo ed ogni genere di malanno rintracciabile sui foglietti illustrativi di ogni e qualsiasi medicinale (che abbondano nel suo armadietto del bagno, al posto di trucchi ed ammennicoli vari)La domanda che più frequentemente si affaccia nel suo complicato insieme di sinapsi è: “MA CHE DIAVOLO CI FACCIO A QUESTO MONDO??????”Incapacità di gestire un rapporto che le dia anche solo un minimo pensiero negativo, contrapposta alla sua estrema capacità di esclusione di ogni rapporto che possa in qualche modo mettere in crisi la sua noiosa vitaRepresso bisogno di avere una spalla su cui piangere e mancata ammissione del bisogno di abbracci e dimostrazioni d’affetto varieEstrema, massima, assoluta convinzione che la situazione in cui vive sia la migliore che possa permettersi o meritarsi, con conseguente rassegnazione ed abbandono di ogni e qualsiasi speranza in un futuro radioso. Ora, visti i punti di cui sopra, quante di noi possono riconoscersi in qualcuno di essi? Beh, care mie, se i punti sono più di 5, direi che è il caso di preoccuparci… Ci sono però ottime notizie… Potremmo sempre proporci a qualche sceneggiatore come ispirazione per un film che parli veramente di una Bridget Jones… magari con un altro nome, ma sicuramente più reale!!!! Xoxo Katia