il mio mondo...

Post N° 417


E’ appurato…. Noi donne soffriamo della “sindrome della gattara”…Non appena vediamo qualcuno in difficoltà ci catapultiamo in suo aiuto… proprio come si fa con un qualsiasi gattino bagnato ed infreddolito trovato in mezzo ad una strada….Ci sbattiamo, ci premuriamo di asciugarlo e di nutrirlo, di fargli trovare una cuccia confortevole e qualche gingillo con cui giocare… e tutto questo in barba alla nostra devastante allergia ai suoi peli!Lo so, detta così è incomprensibile, ma se si perde un minuto ad interpretare tutto diventa più chiaro….Il gattino in questione va rapportato al genere maschile, in difficoltà vuoi a causa di una nostra “collega” femmina, uscito distrutto da una relazione (o simil-relazione), od in black out per una paternità inaspettata….E quindi che succede? Succede che la qui presente gattara si occupa di lui, cerca di stargli vicino, lo rassicura che tutto andrà bene, diventa l’amica su cui può sempre contare, si rende disponibile, cerca di farlo ridere… insomma, lo nutre di buoni sentimenti e di positività….Ma qui arriva il bello….Come ogni gattino bagnato, prima o poi il suo manto si asciuga, il gattino cresce, diventa un animale stronzo che appena può tira fuori gli artigli e ti lascia solchi che nemmeno il migliore degli agricoltori riesce a segnare…. E quando completa l’opera se ne va con la prima gattina svampita con la coda all’aria che incrocia sul suo cammino….E la gattara rimane così… con la casa piena di pelo, una cuccia vuota,  i giochini che ancora le ricordano quanto fosse bello ridere di lui e con lui, con montagne di kleenex intrisi di tutta quella schifezza che ti cola dai fori nasali ogni volta che il suo pelo si avvicina…..Ma dico io… a che serve tutto questo???? Perché non si può semplicemente evitare di voler salvare ogni anima in pena che incrocia il nostro cammino???? Perché questo smisurato bisogno di rendersi utili, di fare di tutto per migliorare la vita altrui incasinando la propria????Già….. mi domando… “Katia… ma tu li cazzacci tua nun te li sai proprio fa’????”…….E poi subito giù a salvare il prossimo, a cercare di trovare soluzioni, a frantumarmi il cervello ed il cuore…. E si… il cuore, perché secondo me l’amicizia è una delle cose fondamentali della vita, esserci quando un amico ha bisogno, sorreggerlo, incoraggiare la sua ripresa…. Ho sempre dato grande valore all’amicizia…. L’Amicizia vera, quella con la A maiuscola, va coltivata, giorno dopo giorno, con la fiducia, con la sincerità, con la disponibilità….Ma come mai sembra che l’unica a pensarla così sia solo io???? Francamente, a 36 anni inizio ad essere stanca, non ho più voglia di aiutare per poi ritrovarmi sola ogni volta che sono io ad avere bisogno di una persona amica….Se va avanti così, non avrò più problemi in caso di un eventuale colonscopia!!!!