il mio mondo...

Post N° 12


"Non è una notte stupenda Jenny?" Lei trasalì."si", sussurrò quasi impercettibilmente. Si sentiva stranamente leggera, quasi senza peso, e tutto lo scenario sotto la fioca luce lunare le sembrava totalmente e meravigliosamente irreale.Anche quando Steve la prese per la vita e la sollevò lentamente dalla sedia a dondolo, stringendola a se, credette di sognare.Si abbandonò al suo abbraccio guardandolo negli occhi. Lui esitò quando vide il viso verginale di Jenny, i suoi grandi occhi pieni di speranza e fiducia. Ma poi lo sguardo cadde sui capelli argentei, ed i suoi occhi si socchiusero. Chinandosi verso di lei la baciò con tutta la dolce maestria di un esperto rubacuori, prima sfiorandole con la lingua il contorno delle labbra tumide e poi, quando lei  le dischiuse accesa di passione, irrompendo impetuosamente nella sua bocca.Jenny perse ogni cognizione di tempo e spazio. Senza più forza né voglia di resistere rimase tra le braccia di Steve e ricambiò i suoi baci voluttuosi, sentendo crescere l’eccitazione. Il respiro si fece corto e veloce, il cuore le martellò nel petto, il sangue le salì alle orecchie. Steve accarezzò la sottile stoffa della camicetta, e come per caso toccò i capezzoli, ancora ed ancora, fino a che Jenny gemette forte ritraendosi con un guizzo dalle sue mani, incapace di sopportare un simile piacere fino ad allora sconosciuto. Ma Steve non si arrese, e con infinita lentezza le aprì la camicetta, bottone dopo bottone, ed ogni volta che le sue dita sfioravano la pelle calda lei sentiva una scossa elettrica in tutto il corpo. Infine la blusa scivolò dalle spalle di lei, e senza esitare, Steve aprì la chiusura del reggiseno ed infilò le mani sotto la stoffa vellutata, racchiudendo con dolcezza i seni turgidi tra le dita.Jenny trattenne il respiro, e per la frazione di un secondo, si rese conto di quello che stava succedendo. Fece un improvviso tentativo di liberarsi dalle braccia di Steve, ma lui la trattenne ridendo piano, poi premette le labbra sulla bocca in un bacio violento ed appassionato, mentre con le mani scendeva lungo la schiena dal collo fino alle natiche stringendola contro il suo corpo.Sentendo la sua virilità eccitata, Jenny rinunciò ad ogni altra esitazione: un fuoco interiore sembrava bruciarla, le ginocchia le cedettero. Come inebriata si aggrappò impetuosamente a Steve e ricambiò il suo bacio con passione sfrenata. Non si accorse quasi che Steve la sollevava per portarla in camera, e poi la lasciava cadere sul letto. Come in trance vide lo sguardo di ammirazione di Steve ed ebbe la sensazione che le sue mani tremassero mentre le apriva la chiusura dei jeans e glie li toglieva con gli slip.Poi le si stese accanto e la prese tra le braccia, i suoi baci divennero più intensi, appassionati ed eccitati, ma improvvisamente si mise di fianco e si alzò. Jenny ebbe un lieve moto di delusione e di protesta. La stava ancora imbrogliando? Non avrebbe sopportato un altro rifiuto, lo desiderava tanto, troppo, subito. Con un fruscio i vestiti di Steve caddero a terra, e Jenny vide il suo corpo muscoloso nudo alla luce della luna. Lentamente osservò quella corporatura così atletica, e arrossì. Non aveva mai visto un uomo nudo prima. Imbarazzata distolse lo sguardo. Steve si stese accanto a lei. I suoi baci bruciavano come il fuoco sulla pelle di Jenny, e le sue mani sembravano lasciarle un marchio sul corpo. Quando le sue labbra cominciarono a mordicchiarle e succhiarle i capezzoli, sentendo di non poter più sopportare il desiderio, si strinse a lui gemendo e sussurrando il suo nome, allora Steve le si insinuò tra le gambe e si fece spazio dentro di lei.Sentì un dolore lancinante, il corpo le si irrigidì e Jenny si morse le labbra per non gridare. Steve si fermò per un attimo. Credeva di sentire solo il proprio respiro affannoso ed il sordo battito del proprio cuore. Per un momento rimase immobile, ma poi l’eccitazione ebbe di nuovo il sopravvento travolgendolo impetuosamente. “Jenny…” sussurrò. “Oh Jenny…” . Subito dopo Jenny non sentì più alcun dolore, solo un dolce piacere  sconosciuto, senza vergogna, che cresceva ad ogni movimento di Steve. Il suo corpo ardeva come in preda alla febbre, dietro alle palpebre le sembrava di vedere spirali infuocate e lampi accecanti, uno dietro l’altro, sempre più in fretta, fino a che con un forte grido raggiunse il culmine del piacere, proprio nel momento in cui anche Steve non riusciva più a trattenersi. Jenny riprese fiato ansimando. Era come se fosse accaduto un miracolo. Non aveva mai provato prima una tale pienezza, una simile gioia. Timidamente baciò le labbra di Steve. “Jenny” sussurrò lui nascondendo il viso nell’incavo del suo collo profumato. “Steve…” Esausta, chiuse gli occhi, sospirò piano e si addormentò.