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DREAM THEATER LIVE


Ciao ragazzi, reduce dal mitico concerto dei Dream Theater vi presento il post già pubblicato sul mio blog, come leggerete è stato favoloso!!!!!!!!!!Circa 20.000 fans del rock progressive e dei Dream Theater, tra cui il sottoscritto erano presenti ieri sera al Datc Forum di Assago (Milano) al concerto di questo grande gruppo, presentatosi sul palco col solito line up, ormai affiatato da anni, come segue: John Petrucci (chitarra), Mike Portnoy (batteria), James LaBrie (voce), John Myung (basso) Jhordan Rudess (tastiere). Aprono il concerto i Sinphony X, band di supporto che riscaldano il pubblico per tre quarti d'ora in attesa del grande evento, e finalmente eccoli... alle 21,30, introdotti da arrangiamenti di archi che rievocano in versione classica spezzoni dei loro brani a volume in progressivo aumento e dal dissolversi delle luci nel palazzetto i cinque virtuosi incontratisi alla Berklee School di Boston vent'anni or sono.. Il sipario si apre con le immagini dei loro vecchi dischi proiettate sullo schermo dietro di loro, accompagnate da loro vecchi riff, seguiti dall'imponente inizio alla 2001 Odissea nello spazio con una scenografia di luci gialle che avvolgono tutto quanto si trova sopra il palco ed è così che il Maestro (John Petrucci) introduce, tratto dall'ultimo album Systematic Chaos, Constant Motion. Seguono brani tratti un pò da tutti i CD in un'alternanza ben studiata. Ottimi l'impatto scenico, la presenza sul palco e soprattutto l'esecuzione pressochè impeccabile di tutti gli elementi della band, dal tocco sempre deciso ed imperioso di batteria di Mike Portnoy che dimostra di essere uno tra i migliori dei suoi colleghi per tecnica, padronanza di strumento e presenza, ai soli di Petrucci e Rudess sia in versione struggente che in virtuosismo, spesso eseguiti in sincrono dai due. Chiaramente completano egregiamente James LaBrie con la sua estensione vocale e lka sua espressività sempre emozionanti e John Myung, che nonostante la sventura (sembra) della corda spezzatasi verso la conclusione del live ha sostenuto in modo superbo i ragazzi. Il tutto è durato 2 ore circa, i brani che hanno eseguito sono stati tratti più dai vecchi lavori che dall'ultimo, scelta saggia per la verità, da Strange Deja Vu a In The presence of Enemies, Trial of tears, Surrounded (degno di nota il riarrangiamento anticipato da uno dei migliori soli che ho sentito dal vivo da Petrucci), Learning to leave e molti altri, è mancato all'appello Metropolis Part 1, importante cavallo di battaglia. A voler essere cattivi ho ravvisato un paio di errorucci veniali, si dice il peccato ma non il peccatore, ma glieli perdoniamo anche perchè per tenere due ore di concerto a quei livelli occorre una preparazione strumentale e di performing notevoli e loro in questo sono a mio avviso tra i migliori su questo pianeta. Beh comunque morale della favola... QUESTI QUANDO SUONANO C'HANNO LA KAZZIMMA!!!!!! Baci a tutti sono felice di tornare tra voi