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Episodio 365            In data 10 gennaio 2011, alle ore 9.58 (circa), ho telefonato al mio avvocato XXX, nel suo Studio Legale “XXX”/“XXX” che condivide con sua moglie (l’avvocata XXX), sito al primo piano di Via XXX 12 [Torino – Tel.: XXX – fax: XXX (stesso numero telefonico)]. Mi ha risposto una voce di donna, presumo fosse sua moglie, l’avvocata XXX, dicendomi che esso era in “Tribunale”e se avessi potuto telefonargli nel pomeriggio verso le ore 15.15 ± 15.30. Ella mi ha detto che l’avvocato, XXX, dovrebbe aver letto l’E-Mail che gli avevo inviato nei giorni addietro e, precisamente, in data 4 gennaio 2011, alle ore 21.26 (“LetteraAll’AvvXXXPerAcquistoAutoDaParteDiMiaExMoglie.doc”), al riguardo delle ultimissime “News” inerenti a quella “Profittatrice” della mia ex moglie, XXX e a quei tre “Ingrati” dei suoi figli concepiti con il sottoscritto (XXX, XXX e XXX). In mattinata ho anche telefonato all’officina di Lapidellatura/Rettifiche del sig. XXX (tel. XXX) dove pensavo che lavorasse il mio secondogenito, XXX, e la voce maschile che mi ha risposto al telefono, probabilmente un operaio, mi ha detto, dopo essersi un attimo accertato, che lì non vi era nessuno che lavorasse con quel nome: Quando riuscirò a contattare il mio avvocato, XXX, glielo comunicherò! Nel pomeriggio, alle ore 15.28, ho richiamato il numero del mio avvocato, XXX, ma ha risposto la sua “Segreteria Telefonica” comunicandomi l’assenza di tutti e due gli avvocati (lui e la moglie, XXX, sua socia). Per tutta la sera, ha chiamato la mia compagna, XXX, senza alcun riscontro. Io non ero più riuscito a telefonare in quanto in preda alle mie solite “Crisi di Panico” e di “Soffocamento”.