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Pontormo

Pontormo è l’ artista esemplare di un manierismo che punta alla sperimentazione e a una ricerca linguistica, per esprimere una realtà ed una verità  basata sull’incertezza, sull’inquietudine e sul ripiegamento su se stessa. Una crisi esistenziale e un senso di fragilità caratterizzano gli stati d’animo di questo pittore, riflettendo  una crisi di valori razionali in un  periodo storico di transizione. Le strutture linguistiche in Pontormo si modellano, si piegano e prendono una vita espressiva nuova, per comunicare un disagio , molto simile a quello della nostra società contemporanea, per questa ragione tanto amato dalle avanguardie e dagli artisti contemporanei.

Analizziamo gli elementi linguistici:

-Non c’è ambientazione prospettica e alcun riferimento ad un paesaggio sullo sfondo, tipico del Rinascimento. Si intravede solo una nuvola e un po’ di terreno in primo piano.

-La composizione è costituita da forme rotondeggiate, prive pertanto di spigoli , che si susseguono  e si avvitano in un ritmo discendente, come se disposti lungo un pendio, che ovviamente non si vede.  I personaggi sembrano leggeri, senza peso e gravità. In basso in primo piano  il corpo di Cristo è in torsione verso il fruitore in una posa anch'essa instabile e leggera. I personaggi principali : la Madonna e il Cristo sono posti lunga una diagonale discendente che attraversa la parte centrale del quadro.

- Prevalgono linee curve divergenti e parallele, che  non si incrociano. Le linee curve sembrano  creare ed indicare  dei cerchi concentrici. .

-I colori irreali, cangianti e aciduli contribuiscono a conferire all’insieme una visione surreale .

- I corpi sono accarezzati da una luce bianca e irreale,   senza creare forti contrasti chiaroscurali.

-Le vesti aderiscono al corpo con leggerezza e creano linee curve come se sollevati da un leggero vento .

- La teatralità dei gesti sottolinea l’espressione di un sentimento lirico .

- Tutto è lieve e leggero. Non esiste il peso della realtà. La scena sembra appartenere ad una dimensione lontana dalla realtà.

Pontormo, personaggio nevrotico e chiuso in se stesso, esprime in quest'opera la sua idea di morte e una visione esistenziale instabile e incerta,  che trova sollievo in un ripiegamento in se stesso ed un'alienazione dalla realtà.

Sotto riporto un video dove l'opera è ripresa in  modo minuzioso.

Nella Visitazione Pontormo su uno sfondo  scuro e privo di luce dispone le sue figure a rombo. Le figure si allungano lungo la superficie con leggerezza, sembrano lievitare. Le vesti sono modellate in volumi e linee che avvinghiano con delicatezza le figure. I colori sono cangianti ed aciduli.  I visi sono freddi e svuotati da qualsiasi sentimento positivo e ottimistico.

Ancora un 'altra opera straordinaria di Pontormo dove si intravede la sua personalità artistica fuori dal comune e bizzarra, per quei tempi.

Senza fare una lettura approfondita accenniamo e  individuiamo qualche elemento linguistico:

-la composizione non è simmetrica, ma è costituta ed animata da diverse parti che si raccordano e si equilibrano fra di esse attraverso linee discendenti. Ancora una volta c'è la sensazione che tutto sembra franare verso lo spettatore. Ogni parte narra un frammento della storia di San giuseppe.

- linee curve e concentriche ; linee verticali di diverse altezze che suddividono il piano in parti e sottolineano i vari frammenti della storia.

Nella composizione pittorica e narrativa  vi  sono  elementi "assurdi" ed "impossibili" , anticipando un modo di fare pittura metafisica che si avrà nel Novecento: il puttino sulla colonna , attraversato dal vento che fa sollvare il drappo e pertanto non si comprende se è una figura vivente o una statua; oppure la scala curva che sembra non avere una struttra solida e funzionale, ed altri personaggi ancora che non hanno un senso razionale nell'ambientazione.

 Pontormo per la sua personalità moderna, per il suo linguaggio innovativo viene esaltato proprio dai pittori del primo novecento che analizzano e scandagliano le strutture linguistiche dell'arte per ritrovarne una nuova e più aderente ad una verità  esistenziale più profonda.