"Si narra che, in epoche ormai remote, quando il mondo intero risplendeva nella luce del Sole, e in essa viveva pacificamente, un Signore degli Elfi, savio come mai nessun altro della propria razza, aprì le porte della sua terra a tutti i popoli. Haran, questo era il suo nome, credeva che nell´unione tra le razze risiedesse la completezza delle genti. Fu così che chiamò alla sua Corte i Signori delle terre più vicine alla sua, due umani, comunicando loro la sua idea. Assieme agli umani, si fecero avanti i Nani, che presero ad abitare gli ambienti a loro più idonei di quanto possa essere un castello in superficie. I boschi si popolarono di splendide luci e melodiose armonie, poiché Fate e Folletti vennero allo scoperto, facendosi vedere agli occhi di coloro che poco vedono di questo mondo. Tre Conti, uniti sotto l´effige della Piuma, simbolo dell´Anima perfetta, degna di raggiungere il Nindor dopo la morte del corpo, guidano il Contado dal castello, dalla cima delle loro tre torri."
Il Simbolo dell' Anima
"Si narra che, in epoche ormai remote, quando il mondo intero risplendeva nella luce del Sole, e in essa viveva pacificamente, un Signore degli Elfi, savio come mai nessun altro della propria razza, aprì le porte della sua terra a tutti i popoli. Haran, questo era il suo nome, credeva che nell´unione tra le razze risiedesse la completezza delle genti. Fu così che chiamò alla sua Corte i Signori delle terre più vicine alla sua, due umani, comunicando loro la sua idea. Assieme agli umani, si fecero avanti i Nani, che presero ad abitare gli ambienti a loro più idonei di quanto possa essere un castello in superficie. I boschi si popolarono di splendide luci e melodiose armonie, poiché Fate e Folletti vennero allo scoperto, facendosi vedere agli occhi di coloro che poco vedono di questo mondo. Tre Conti, uniti sotto l´effige della Piuma, simbolo dell´Anima perfetta, degna di raggiungere il Nindor dopo la morte del corpo, guidano il Contado dal castello, dalla cima delle loro tre torri."