I girasoli

Post n°6 pubblicato il 05 Luglio 2007 da KikkessiaBlues
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Quanto sono belli i girasoli.

 

Di solito, io preferisco i colori meno sgargianti, tinte “notturne” come il nero o il blu, o colori più tenui come il celeste, ma per il girasole sembra proprio che debba fare un eccezione. Eh si.. quel giallo intenso avvolto attorno all’arancione, e supportato da un verde quasi sempre molto vivace mi piace. Ma proprio tanto.

E poi sono simpatici. Non puoi guardare i girasoli e non sentire il buon umore pervaderti.

Girasole = sorriso.

E’ un fiore di campagna. Eppure ha un fascino e un eleganza senza pari.

E sono pure rilassanti, quasi ipnotici.

 

Ma ciò che più mi piace dei girasoli è ciò che ogni volta mi ricordano.

Si, a modo loro i girasoli sono dei veri maestri di vita.

Ogni volta che li vedo (e sottolineo: SEMPRE) mi torna in mente una frase molto efficace del film “La vita è bella” a proposito di quanto uno debba chinarsi per “servire”, e si dice: “Guarda i girasoli, si inclinano al sole, ma se ne vedi uno un po' troppo inclinato, vuol dire che è morto...”.

Significa che nella vita è importante sapersi abbassare, essere servizievoli e accondiscendenti quando (e quanto) serve, ma SEMPRE senza perdere la propria dignità e identità, altrimenti siamo “morti”.

Quindi ogni volta che vedo quel bellissimo mare giallo ondeggiante penso che inchinarsi non è avvilente, ma anzi, un gesto da ammirare, ma solo finché è fatto con dignità e senza piegarsi troppo.

 

Lunga vita ai girasoli

 
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Mi manchi

Post n°5 pubblicato il 04 Luglio 2007 da KikkessiaBlues
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Ti sto cercando, da sempre.

Ma dove sei?

 

Mi manchi, e molto.

Mi mancano i tuoi caldi abbracci, il dolce odore della tua pelle, il soffice collo sul quale poggiare le mie labbra riempiendolo di baci. Mi manca il tuo sorriso solare, irresistibile e contagioso. Mi mancano le tue mani delicate, ma anche forti e combattive. Mi mancano i tuoi capelli profumati nei quali affondare il mio naso e affogare tutti i miei problemi. Mi mancano le tue morbide labbra da assaporare con la mia bocca desiderosa di baci.

Mi manca la tua presenza, rassicurante, attiva, tranquillizzante, prestigiosa, fondamentale.

Mi manchi, tu che non ti fermi all’apparenza, ma riesci a capire completamente la mia vera essenza. Tu comprendi le mie reazioni, i miei sogni, le mie paure, i miei desideri, e il mio complesso modo di essere, senza che io debba spiegarti niente. Tu sai amarmi, per come sono, con i miei pochi pregi e i miei tanti difetti. E tu sai farti amare, per tutti i tuoi pregi e i tuoi difetti, utilizzando al meglio tutte le mie qualità. Tu sai sempre come aiutarmi, e mi sei vicina anche quando non ci sei. Ci completiamo, e tra noi c’è una sintonia senza pari, in ogni campo.

Tu come me ami i bambini, la loro innocenza e la loro assetata voglia di conoscere e crescere. Come me ami la musica e la creatività in ogni sua forma. Proprio come me ti emozioni a vedere un bel panorama, e magari scende qualche lacrimuccia quando i tuoi sentimenti sono messi a nudo, di fronte ad un bel film emozionante, o ad una foto, o ad un tramonto che scatena una qualsiasi sensazione forte dentro di te. E non te ne vergogni, ma anzi, fai di quella lacrima un tesoro da custodire orgogliosamente come reazione vera ed istintiva.

Tu hai sempre la parola giusta, quella che riesce a colpirmi, a rassicurarmi, a farmi riflettere, a calmarmi e a spronarmi.

 

Ma dove sei? E soprattutto…

..chi sei???

 

Continuo a cercarti. Più di una volta pensavo di averti trovata.. ma non eri tu. Forse ci siamo anche incontrati, ma non ti ho riconosciuta. Non ho capito che eri tu.

 

E ora mi manchi. Tanto. Troppo.

 

 

 
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Il potere della musica

Post n°4 pubblicato il 13 Giugno 2007 da KikkessiaBlues
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Nel “lontano” 2002, quando mi sono laureato (ebbene si, ho quel pezzo di carta inutile!), nella tesi, tra i doverosi ringraziamenti di rito, decisi di concludere inserendone uno un po’ particolare: Grazie alla musica, il mio sfogo, la mia passione, la mia energia.

Il potere della musica…

A chi non è capitato di svegliarsi la mattina, e sentendo alla radio il primo motivetto (spesso stupido) si ritrova a canticchiarlo per tutto il giorno, senza nemmeno rendersi contro da dove salti fuori?

La musica è contagiosa!

Un amico, un collega, un passante, accenna una canzone, e tu ti ritrovi a fischiettarla senza accorgertene!

A volte è quasi una tortura! E la cosa “buffa” è che non te ne rendi conto… e quando poi lo noti, dici: “Ma che diavolo sto cantando?? Noooo! Io, che canto Gigi D’Alessio??? Santo cielo!!!! Blaaaah!”

La musica è potente.

E il suo potere cambia, in base alle situazioni, al tipo di musica, alle persone, ai momenti.

La musica rilassa, conforta, fa sognare, fa innamorare, disincanta, carica, sensibilizza, risveglia i ricordi (belli e brutti), addolora, concilia, fa addormentare, fa destare, fa sorridere, fa piangere, diverte, rincuora, comunica, conquista, distrae…

E tanto altro.

La musica è molto potente.

Come dice Max Gazzè: Una musica può fare…

 

Potere ALLA musica, sempre col cervello accesso.

 

 

 
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Dice il vecchio saggio cinese

Post n°3 pubblicato il 12 Giugno 2007 da KikkessiaBlues
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Le cose importanti nella vita sono 2:

1- Non dire mai tutto quello che sai

 
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Detesto i tacchini

Post n°2 pubblicato il 05 Giugno 2007 da KikkessiaBlues
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Come consigliato.. niente Elefanti, né giraffe, e neanche Coccodrilli. Detesto i tacchini. No, non parlo degli animali, ma di persone.. di atteggiamenti.. di modi di essere e di comportarsi. Persone prive di una propria VERA personalità, ma che si limitano a vivere seguendo gli altri. “Mi vesto così perché quest’anno tutti vestono così!”, oppure “mi comporto così, perché tutti fanno così”, oppure ancora “penso che sia così, non so perché, ma tutti la pensano così”. Seguire la massa. La massa fa paura. E la massa conduce, anzi.. la massa trascina. Il tacchino è quella persona che antepone sempre la presunta normalità al buon senso e al ragionamento. Non chiedetemi cosa è la normalità, perché non ho un’idea precisa. So di per certo che la normalità in realtà non esiste. Insomma, conoscete forse qualcuno “normale”? Vi rispondo io: No. E questo perché la normalità è solo un parametro, un concetto di riferimento, una media. E quindi va presa come esempio per non eccedere, per non stravolgere, per non allontanarsi troppo dagli altri, e dalla realtà. Ma la normalità non va calcata, non va imitata fino a diventarne la sua ombra.. altrimenti diventiamo come tutti gli altri, e addio personalità. Fenomeno opposto, ma che come tutti gli opposti tende a coincidere, è quello del “tacchino travestito”. E non sto parlando del volatile con strani gusti personali, ma di persone che per evitare l’appiattimento della normalità, non decidono semplicemente di tirar fuori la loro personalità e il loro cervello, ma cercano di apparire eccentrici, ribelli, fuori da ogni schema, cercando di essere sempre il più lontano possibile dalla normalità. Il fatto è che non capiscono che questo non è altro che uno sciocco espediente, che ha come risultato il medesimo: non essere se stessi. Se ho deciso di utilizzare questo come primo vero messaggio del mio blog, è perché sento subito la necessità di far selezione. Qualcuno, anzi, molti, mi avranno preso per pazzo; Altri, per il solito predicatore che crede di avere la verità in tasca. Non è così. Chi non è tacchino, ma semplicemente usa la propria testa, avrà capito cosa voglio dire. E a loro si rivolge il mio blog. Gli altri… meglio perderli che trovarli! Detesto i tacchini. E non mi interessa che leggano quel che scrivo, solo per il gusto di criticare e sputare sentenze. Quando ci riescono!! Io scrivo solo perché mi va. Perché ne sento l’esigenza. Internet è un modo estremamente pericoloso e fuori da ogni controllo. Ma è anche una grande possibilità di conoscere persone altrimenti probabilmente irraggiungibili. E proprio come un coltello, o l’energia nucleare, o un accendino, o qualsiasi altra cosa a "doppio taglio", va saputo usare. Non si può classificare come buono o cattivo. Dipende solo da noi. Se non siamo tacchini.... allora sarà buono!

 
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