Per la serie a volte ritornano, dopo tanto tempo, rieccomi quì con voi.Non è facile riprendere a scrivere su un blog dopo averlo abbandonato per quasi tre lunghi mesi, non è facile soprattutto quando, come nel mio caso, non si hanno motivazioni valide che hanno permesso questo silenzio.Veramente qualcosa all'inizio c'è stato che mi ha costretto ad allontanarmi, però è stato solo una cosa passeggera, qualcosa che ha costretto a rivedere le mie abitudini e di conseguenza che ha modificato il corso delle mie giornate. Ma obiettivamente parlando se devo esser sincero fino in fondo, la verità è stata un altra.Ho vissuto un periodo davvero strano, ho lasciato che i problemi quotidiani prendessero il sopravvento risucchiandomi in un vortice di depressione dal quale non riuscivo più a trovare una via d'uscita.Per Natale avevo fatto tanti progetti, e speravo che con la partenza alle porte sarei riuscito a ritrovar me stesso. Come da programma sono stato in calabria con la mia famiglia e con un altra coppia di amici con i quali difficilmente mi separo. Ho vissuto 5 giorni di vera spensieratezza e allegria, poi però, come dice un vecchio detto, "le cose belle durano poco" La tanta attesa e desiderata vacanza è stata inaspettatamente interrotta tramutandosi in un incubo. Mia moglie scendendo dalle scale dell'agriturismo dove soggiornavamo, è scivolata a terra, fratturandosi il perone della gamba sinistra. Tutte le risate fatte fino a quel momento hanno lasciato spazio solo alla rabbia verso il mondo intero.Possibile che non me ne vada una per il verso giusto? Possibile che sia tutto contro di me? questi e molti altri anche di peggiori, sono state le cose che sul momento ho pensato. Dentro di me imprecavo, urlavo, gridavo in silenzio la mia delusione. Avrei voluto spaccare tutto anche se, non avrei risolto le cose. Senza mostrar il mio vero stato d'animo agli amici o a mia Mia moglie, che già da sola soffriva oltre al dolore fisico anche per il dispiacere di interrompere questa vacanza a cui io tenevo molto, ho preparato le valigie e il 28 ho fatto ritorno a trapani.Il mese di gennaio è stato davvero frenetico, la mattina scappavo alle 7 in cantiere a dar le disposizioni agli operai per poi alle 8 esser nuovamente a casa dove prendevo i bambini e regolarmente li accompagnavo a scuola. Poi Nuovamente in cantiere o in ufficio fino alle 13. Andavo a riprendere i bambini a scuola e rientravo a casa, dove mi aspettavano le pulizie (questo per mia fortuna si è verificato solo per due giorni, considerato le condizioni di mia moglie, visto che io per questo genere di cose sono davvero negato, ho poi preso una ragazza per svolgere queste mansioni), cucinare, pulire i piatti e riscappare al lavoro fino alle 19. La sera dopo aver cucinato, pulito i bambini, e dopo aver lavato i piatti ero davvero stanco per mettermi davanti il pc, il mio unico pensiero era quello di mettermi a letto.Non è facile per un uomo dedicarsi fuori e dentro casa, in questo arco di tempo ho capito quanto pesante possa esser per una donna svolgere questo tipo di lavoro, i figli poi, quanta pazienza e dedizione richiedono..e pensare che fino a quel momento avevo sempre criticato mia moglie quando la sera a volte era troppo stanca anche solo per farmi compagnia a guardare la televisione.Però Non è stato solo questo il motivo comunque che mi ha tenuto lontano da questo luogo. All'inizio quando ho intrapreso questo viaggio, pensavo al blog come un luogo dove imprimere i momenti o gli attimi della mia vita vissuta, ma, preso dall'euforia del momento, non avevo fatto i conti con la realtà. Il blog richiede una profonda e continua dedizione, ed io, ho scoperto di non esser portato a imprimere se così si può dire, su un foglio, le istantanee di ciò che mi accade attorno.Ci ho provato, ho cercato di ritagliarmi il mio spazio personale sperando sempre di non cadere nella banalità, di esser sempre me stesso fino in fondo. Un blog è anche una scommessa che si fa con se stessi, ma, per farlo, per renderlo vero, ribadisco che ci vuole dedizione..cosa che a me in questo periodo manca. Ecco perchè voglio chiedervi scusa pubblicamente amici miei.Vi chiedo scusa per avervi lasciato per cosi troppo tempo, scusa per non aver fatto più una visita nei vostri blog, scusa per non aver lasciato più tracce di me, scusa per non aver risposto ai vostri messaggi, ma soprattutto per aver trascurato la Vostra sincera e profonda amicizia.
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Per la serie a volte ritornano, dopo tanto tempo, rieccomi quì con voi.Non è facile riprendere a scrivere su un blog dopo averlo abbandonato per quasi tre lunghi mesi, non è facile soprattutto quando, come nel mio caso, non si hanno motivazioni valide che hanno permesso questo silenzio.Veramente qualcosa all'inizio c'è stato che mi ha costretto ad allontanarmi, però è stato solo una cosa passeggera, qualcosa che ha costretto a rivedere le mie abitudini e di conseguenza che ha modificato il corso delle mie giornate. Ma obiettivamente parlando se devo esser sincero fino in fondo, la verità è stata un altra.Ho vissuto un periodo davvero strano, ho lasciato che i problemi quotidiani prendessero il sopravvento risucchiandomi in un vortice di depressione dal quale non riuscivo più a trovare una via d'uscita.Per Natale avevo fatto tanti progetti, e speravo che con la partenza alle porte sarei riuscito a ritrovar me stesso. Come da programma sono stato in calabria con la mia famiglia e con un altra coppia di amici con i quali difficilmente mi separo. Ho vissuto 5 giorni di vera spensieratezza e allegria, poi però, come dice un vecchio detto, "le cose belle durano poco" La tanta attesa e desiderata vacanza è stata inaspettatamente interrotta tramutandosi in un incubo. Mia moglie scendendo dalle scale dell'agriturismo dove soggiornavamo, è scivolata a terra, fratturandosi il perone della gamba sinistra. Tutte le risate fatte fino a quel momento hanno lasciato spazio solo alla rabbia verso il mondo intero.Possibile che non me ne vada una per il verso giusto? Possibile che sia tutto contro di me? questi e molti altri anche di peggiori, sono state le cose che sul momento ho pensato. Dentro di me imprecavo, urlavo, gridavo in silenzio la mia delusione. Avrei voluto spaccare tutto anche se, non avrei risolto le cose. Senza mostrar il mio vero stato d'animo agli amici o a mia Mia moglie, che già da sola soffriva oltre al dolore fisico anche per il dispiacere di interrompere questa vacanza a cui io tenevo molto, ho preparato le valigie e il 28 ho fatto ritorno a trapani.Il mese di gennaio è stato davvero frenetico, la mattina scappavo alle 7 in cantiere a dar le disposizioni agli operai per poi alle 8 esser nuovamente a casa dove prendevo i bambini e regolarmente li accompagnavo a scuola. Poi Nuovamente in cantiere o in ufficio fino alle 13. Andavo a riprendere i bambini a scuola e rientravo a casa, dove mi aspettavano le pulizie (questo per mia fortuna si è verificato solo per due giorni, considerato le condizioni di mia moglie, visto che io per questo genere di cose sono davvero negato, ho poi preso una ragazza per svolgere queste mansioni), cucinare, pulire i piatti e riscappare al lavoro fino alle 19. La sera dopo aver cucinato, pulito i bambini, e dopo aver lavato i piatti ero davvero stanco per mettermi davanti il pc, il mio unico pensiero era quello di mettermi a letto.Non è facile per un uomo dedicarsi fuori e dentro casa, in questo arco di tempo ho capito quanto pesante possa esser per una donna svolgere questo tipo di lavoro, i figli poi, quanta pazienza e dedizione richiedono..e pensare che fino a quel momento avevo sempre criticato mia moglie quando la sera a volte era troppo stanca anche solo per farmi compagnia a guardare la televisione.Però Non è stato solo questo il motivo comunque che mi ha tenuto lontano da questo luogo. All'inizio quando ho intrapreso questo viaggio, pensavo al blog come un luogo dove imprimere i momenti o gli attimi della mia vita vissuta, ma, preso dall'euforia del momento, non avevo fatto i conti con la realtà. Il blog richiede una profonda e continua dedizione, ed io, ho scoperto di non esser portato a imprimere se così si può dire, su un foglio, le istantanee di ciò che mi accade attorno.Ci ho provato, ho cercato di ritagliarmi il mio spazio personale sperando sempre di non cadere nella banalità, di esser sempre me stesso fino in fondo. Un blog è anche una scommessa che si fa con se stessi, ma, per farlo, per renderlo vero, ribadisco che ci vuole dedizione..cosa che a me in questo periodo manca. Ecco perchè voglio chiedervi scusa pubblicamente amici miei.Vi chiedo scusa per avervi lasciato per cosi troppo tempo, scusa per non aver fatto più una visita nei vostri blog, scusa per non aver lasciato più tracce di me, scusa per non aver risposto ai vostri messaggi, ma soprattutto per aver trascurato la Vostra sincera e profonda amicizia.