Kim

Occhio al pidocchio!


La pediculosi è un'infestazione da parte dei pidocchi, piccoli insetti grigio biancastri che parassitano il corpo umano, alimentandosi di sangue.La peduculosi del capo, interessa soprattutto i bambini di età compresa tra i 3 e gli 11 anni ed è estremamente frequente nelle comunità infantili, soprattutto nelle scuole dove colpisce dal 5 al 22% dei bambini, indipendentemente dallo stato sociale.Secondo i dati del bollettino epidemiologico nazionale i casi di focolai di pediculosi stanno aumentando e gli esperti ritengono che l’incremento sarebbe dovuto alla scarsa capacità dei genitori, e in genere della popolazione, di riconoscere la presenza dei parassiti, che, di conseguenza, hanno tutto il tempo di passare da una testa all’altra prima di essere scoperti e sterminati.Cos'è il pidocchio?
E' un piccolissimo parassita lungo 1-3 mm che vive esclusivamente sulla testa dell'uomo nutrendosi di sangua. La femmina deposita circa 8-10 uova (lendini) al giorno che si schiudono nel giro di 20 giorni. Il pidocchio sopravvive per poche ore nell'ambiente perchè ha bisogno del calore e del cibo che trova solo sulla testa delle persone. La pediculosi colpisce persone di qualsiasi stato sociale. Contrariamente a quello che si è portati a pensare, il pidocchio NON SALTA ma si sposta da una testa all'altra camminando velocemente.Come si riconosce?Il primo sintomo del pidocchio è un intenso prurito al capo.
Ad un attento esame tra i capelli si notano, soprattutto all'altezza della nuca e dietro le orecchie le lendini che hanno l'aspetto di puntini bianco grigiastri, tondeggianti e traslucidi. A differenza della forfora con cui si potrebbero confondere, le lendini sono fortemente attaccate ai capelli.
Come si previene?
Ecco alcune semplici regolette:- Lavare i capelli almeno 2 volte la settimana- Pettinare e spazzolare i capelli tutti i giorni- Tenere i capelli lunghi raccolti- Lavare spesso spazzole e pettini- Verificare quotidianamente l'assenza di pidocchi o lendini dalla testa- Insegnare ai bambini a non scambiarsi pettini, cappelli, sciarpe, nastri, fermagli e ad evitare che i vestiti vengano buttati uno sull'altro, soprattutto a scuola.Fare i trattamenti antipediculosi come prevenzione non serve! Anzi, il rischio è che i pidocci diventino resistenti ai prodotti antiparassitari.Come si eliminano?
E’ questo il punto più critico e dove si commettono i maggiori errori. I rimedi della nonna, come lavare i capelli aceto e acqua calda e staccare le lendini con il pettine fino, sono ancora validi ma fastidiosi. Oggi disponiamo di potenti antiparassitari che agiscono uccidendo il pidocchio e debellano le uova ma attenzione: quasi tutti gli antiparassitari sono molto tossici anche per il bambino! Attenzione a non esagerare, però. Presi dal panico dei pidocchi, nella foga di debellare i parassiti e spesso mal informati dall’autorità sanitaria, i genitori infieriscono contemporaneamente sui pidocchi e sui figli. Considerando che i pidocchi non sono nocivi mentre gli antiparassitari lo sono, si finisce col far più danni che benefici. Accanto ai prodotti "tradizionali" abbiamo anche i rimedi naturali, dati da prodotti creati dall'associazione di alcuni componenti naturali come l'estratto di semi di pompelmo, il timo e il tea tree. Il vantaggio di questi prodotti è che non sono nocivi, sono privi di effetti collaterali e di controindicazioni e possono essere utilizzati anche frequentemente.Se si verifica un caso di pediculosi in famiglia è necessario controllare tu
tti gli altri familiari. Sarà utile pulire bene pettini e spazzole lasciandoli a bagno per un'ora in una bacinella con acqua calda e lo stesso preparato utilizzato per i capelli.Anche se la trasmissione attraverso gli oggetti non è particolarmente facile, per maggiore cautela, lavate le lenzuola, la federa e gli asciugamani a 60°. Come ultima cosa, ma non meno importante, informare la scuola in modo che anche gli altri genitori vengano allertati.