Kinoland

Cuori in Atlantide


Dopo aver ricevuto per posta il guantone da baseball di un vecchio amico, Bobby Garfield (David Morse) torna nel suo quartiere natale e richiama alla memoria il periodo della sua infanzia. Il giorno del suo undicesimo compleanno, Ted Brautigan (Anthony Hopkins) si trasferisce vicino a Bobby (Anton Yelchin), un bambino sveglio e simpatico che abita con la madre (Hope Davis), sebbene sia molto assente. Ted è dotato di poteri paranormali ormai molto deboli e nasconde un passato misterioso. Nonostante ciò stringe una profonda amicizia con Bobby e gli chiede di aiutarlo: se noterà qualcosa di sopetto o che non c'è mai stato nel quartiere, che conosce come le proprie tasche, dovrà subito avvertirlo e Ted sarà costretto a scappare di nuovo.
Lo sguardo malinconico e sofferto di Anthony Hopkins cattura tutta l'attenzione dello spettatore. Certo, la storia è interessante e il piccolo Bobby è vivace e solare, ma sono l''espressività e l'incredibile talento di Hopkins a rendere questa pellicola così profonda, di spessore. La figura di Ted è quasi quella di un nonno per Bobby: lo paga un dollaro per leggergli il giornale, lo incoraggia a frequentare la biblioteca, gli racconta della partita di baseball più entusiasmante della sua vita e dona nuova luce e dignità al padre di Bobby del quale la madre parla tanto male.Tutto sommato un film di certo non straordinario, ma che merita di essere visto per celebrare Anthony Hopkins.VOTO:7Citazione_Quando ne ha voglia, il passato torna a trovarti sfondando la porta e non si sa mai dove ti porterà. Puoi soltanto sperare che ti porti in un posto in cui vuoi andare.