lettere dalla torre

Post N° 4


Che giornate amore mio, un intricolo di umori , rido piango sorrido mi accascio, dipingo danzo scrivo mi raggomitolo. Sono sempre stata così , passaggi di espressioni tra la fronte e il mento. Sarà perchè sono nata di marzo, me lo diceva sempre la mia nonna "non hai i ricci e non farai mai capricci ma quanto sei strana, pigli e te ne vai da sola, oppure sei lì con il naso all'insù appiccicata alle gambe dei grandi per sentire tutti i discorsi"."Com'eri bimba dimmi com'eri..."Secca malaticcia una testa di capelli neri due occhi grandi grandi e guardavo il mare, come la sirenetta di Andersen, una foto in bianco e nero che attende dal flusso e riflusso delle maree un marinaio .Sono ancora all'orizzonte, i miei occhi sono lì, non stacco mai lo sguardo, non tesso tele, non preparo la cena, non butto le trecce,  non preparo il vestito bianco, non ricamo iniziali sulle lenzuola.ascolto il ventoconto le lunefaccio il bagno nel marescrivo suonipassano i giorniattendo le tue braccia per sentire quel piccolo vento che ha solo un nomeil nostro respiro "com'eri bimba dimmi com'eri........"