Kremuzio

Pallade Athena giocava a tennis?


Ce l’avevo anch’io il poster, attaccato al muro sopra il letto. Insieme a quello dei Beatles, appesi sottosopra, e di Frank Zappa, poi quello di Aldrin che zompetta sulla Luna, quelli pubblicitari di alcune radio private e di gruppi ecologisti. C’era anche quello di una famosa bevanda, con una fanciulla a cavalcioni di una Honda cb500 four, sollevata sui piedi, vestita solo di un hotpants ricavato dai jeans, minutissimo, di schiena, che beveva attaccata ad una bottiglia della suddetta bibita. Altre cose non me le ricordo. Ma queste erano le immagini che avevo ogni giorno sotto gli occhi e mi facevano capolino tra le librerie e gli scaffali.Anche lei, era di schiena, e con quella grazia unicamente femminile, si sollevava la gonnellina che si usava per giocare a tennis. Ma non aveva le mutandone di ordinanza, a palloncino, rosa con i merletti, cosa abbastanza ridicola anche a quei tempi. Le tenniste comunque non gemevano quando colpivano di dritto e di rovescio forzando i colpi. A dire la verità, neanche mi ricordo di aver visto troppe competizioni tennistiche sul televisore. Mi bastava immaginare il riposo della guerriera, mentre si incammina verso la rete, con tutte le palle a terra, ferme chissà da quanto. E quei passi stanchi un po’ trascinati sulla terra rossa. Sta guardando verso il basso e non è felice. Forse sta allenandosi e chissà a cosa pensa. Si allena sulle battute? Dalla parte opposta del campo non c’è nessuno, ma ha commesso troppi errori, e le palle in terra ne sono la testimonianza. Ha il sole, non troppo alto sull’orizzonte, in fronte, e la sua luce le si infrange contro e si diffonde scivolando sulla sua pelle chiara, che illumina la peluria degli arti, come gli stessi capelli raccolti da un sobrio cappellino con visiera. La posizione delle gambe ha un non so che di plastico, come una statua romana antica, dove non c’è la potenza nei muscoli, ma la posizione raffigura l’atto passato, che ha scaricato l’energia nell’azione trascorsa. È serafica, è pensiero, riposo. E quanta percettibile calma c’è nelle mosse, forse anche gli occhi corrucciati o la bocca un po’ storta in una smorfia con le labbra contratte. Non lo sapremo mai. Ma quello che sapevo e vedevo era quello splendore del corpo che si vedeva e sembrava illuminare il campo da gioco, e la mia stessa stanzetta, più del poco sole…Non lo sapevo, ma la modella, l’allora diciottenne Fiona Walker, ha la mia età, ed in questi giorni viene festeggiata per il 35esimo di quello scatto. E’ una bella signora, e non potrebbe essere diversamente, soprattutto considerando che non è stata vittima di ritocchini, a quel che sembra. http://digilander.libero.it/kremuzio/tennistoday.jpgAddirittura ha i capelli bianchi! Impensabile! E sono anche venuto a sapere che la foto ha un titolo, col quale è passata attraverso gli anni mantenendo inalterato la bellezza dell’inquadratura. Il titolo è “Athena tennis poster girl” ed avrà causato un mucchio di iscrizioni, se esisteva, a quel tennis club.  Ma ha causato anche un certo numero di parodie, delle quali ne linko solo due, le più indovinate e scherzose, ma non so in quanti se le siano attaccate al muro della stanzetta. Il motivo è semplice: le luci e le ombre sono molto diverse!http://digilander.libero.it/kremuzio/athenatennis2.jpghttp://digilander.libero.it/kremuzio/Tennis3.jpgPerò… più guardo la foto originale, e più mi chiedo perché sia così magnetica…Ne sono convinto: è solo una questione di luci!