Kremuzio

E' tutto vero!


E pensare che fino a ieri non ci credevo… Ma da stanotte dovrò ricredermi ed ora vi racconto la storia che mi è accaduta:Stavo sul terrazzo a prendere la fresca aria della notte quando, tra l’orsa maggiore e Cassiopea vedo una stria luminosa che si abbassa con un tragitto ad S sopra i palazzi di fronte a me. Subito penso ad un aereo della Cia che stesse avvelenandoci con le scie chimiche, ma dato che queste cose le fanno di giorno per metterci paura e farci capire quanto loro siano potenti, mi sono subito tranquillizzato.Ho subito passato in rassegna tutte le possibili spiegazioni, a partire dal rientro di uno shuttle militare, quelli che secondo il progetto Haarp devono scrutare nei nostri cervelli per leggerci il pensiero. All’uopo tiro più giù sulla mia fronte l’elmetto ricoperto di fogli d’alluminio che tengo sempre per impedire che mi leggano la mente. Però mi accorgo che queste manovre sono troppo strette per uno shuttle, anche per quelli che usano l’antigravità (l’ho letto su uno scientificissimo sito in internet). Da un certo punto di vista mi rilasso, dall’altro mi innervosisco. Anche il mio cane comincia ad abbaiare, mentre il mio succiacapre continua imperterrito a bere dal biberon.Mi metto a lanciare segnali con il laser ad impulsi trasmettendo le coordinate della collinetta dietro il parcheggio dove potrebbero atterrare nel caso si trattasse di un elicottero nero in difficoltà. A quel punto mi suonano alla porta. Mando il mio servitore sciocco ad aprire. Ci impiega un poco di tempo per accendere le candele, dato che ha un braccio più lungo che striscia in terra mentre zoppica curvato dalla sua enorme gobba. Dato che è anche strabico, sbatte strada facendo sui cassettoni dove riposano i miei zii romeni, ma questi hanno il sonno pesante e non si svegliano. Comunque, era la solita ronda di Men in black che controllava stesse tutto a posto.Quella cosa luminosa in cielo stava ancora disegnando delle tracce sinuose. La tengo sotto controllo col mio laser. Ed accade l’imprevisto. Con un balzo, sicuramente all’interno di un tunnel spaziotemporale, come se fosse un salto nell’iperspazio, quella luce si spegne e subito riappare davanti al mio terrazzo, stabile tranne un lievissimo ondeggiare ipnotico. Mi tolgo il cappellino d’alluminio ed immediatamente sento nella mia testa alcune frasi tipo “veniamo in pace fratello” e “veniamo da una galassia piccina picciò molto lontana oltre il raccordo tra l’uscita per Nibiru e quella per Apoptis ”. E continuano, magari non nella sequenza giusta “il suo nome è impronunciabile nella vostra lingua ma l’odore è molto forte”, “chi è il vostro capo”, “posso avere un bicchiere di perlipponio” e anche “vorremo fare uno scambio di tecnologie dandovi la nostra ricetta di sermillante antibirzoli mentre  in cambio vorremmo quella della pasta alla gricia”.La cosa mi stupì molto, in quanto proprio la sera prima durante una cena societaria ebbi la solita diatriba sulla provenienza etimologica della pasta all’amatriciana e le differenze con quella alla matriciana e la gricia, senza pomodoro. Il discorso sull’origine del nome alla fine ci fece litigare, specie sul punto relativo alla presenza o meno del guanciale. Potrei parlare per ore di questi argomenti, anche se preferirei mangiare le ricette inframmezzate da un ottimo vino e gazosa d’annata. Probabilmente tutti questi giri di pensieri misero paura agli esseri che risiedevano in quella specie di sfera luminosa cangiante, che accennando ad un saluto lasciarono una traccia circolare molto ben disegnata sulla muffa del montarozzo di rifiuti della cucina e schizzarono via. Purtroppo non feci in tempo a fare foto o riprese col telefonino, che sarebbero state prove indispensabili per andare in televisione a raccontare tutto. Non so se poi abbiano lasciato nella mia mente il progetto quotato del sermillante e neanche se abbiano prelevato qualche mio ricordo. Mi sembra di ricordare, quando chiudo gli occhi e mi tappo il naso, che torneranno nel dicembre 2012 per controllare le radiazioni e rimandare la fine del mondo.Fatto sta che ora mi trovo una sonda aliena in un posto che non vi racconto per decenza, ed ogni tanto mi vibra dandomi sensazioni non troppo spiacevoli ma che confondo spesso con una chiamata al cellulare.   Insieme a me c’erano anche i due piccoli folletti Rimbozzo e Sirbiolo che mi sono testimoni e che hanno giurato sulla testa del loro premier la veridicità dell’accaduto. Spero che questa mia testimonianza possa servire per la salvezza del mondo e dell’universo. Grazie per l’attenzione.